SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Bontà della tecnologia, è oggi possibile conoscere in tempo reale la situazione degli inquinanti atmosferici in tutte le stazioni delle Marche gestite dall’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Marche.

In questi giorni di inizio gennaio la situazione atmosferica, contrassegnata dalla perdurante presenza di un anticiclone, determina condizioni meteo di bel tempo ma anche di aria ristagnante, con i classici picchi relativi alle Polveri Sottili Pm10.

Dai dati presenti nel database Arpam risulta che il limite giornaliero delle Pm10 per quel che riguarda San Benedetto è stato superato nei giorni del 3 e del 4 gennaio: venerdì 3 la media giornaliera è stata di 53 µg/mc (microgrammi al metro cubo), mentre sabato 4 la media è aumentata a 55 µg/mc, quindi superiore al valore limite giornaliero di 50 µg/mc.

Fortunatamente nei giorni seguenti il vento di maestrale ha letteralmente spazzato la costa, così che si è arrivati, nel giorno dell’Epifania, ad una concentrazione di 14 µg/mc, saliti a 34 µg/mc il 7 gennaio.

Nel Piceno un’altra stazione che verifica la concentrazione di Pm10 è a Ripatransone, dove i dati sono comunque di gran lunga inferiori a quelli rilevati a San Benedetto e la massima concentrazione, nel periodo preso in esame, è stata di 23 µg/mc, il 2 gennaio.

Se invece valutiamo le medie annuali, in base alle quali la concentrazione di Pm10 non deve superare i 50 µg/mc più di 35 volte in un anno, ecco che nel 2019 a San Benedetto si sono avuti 24 sforamenti (uno solo a Ripatransone).

La media annuale risulta inferiore ai 40 µg/mc. Tuttavia va rimarcato come, nell’elaborato di sintesi 2015-18 elaborato dall’Arpam e pubblicato lo scorso mese di ottobre, la stazione di San Benedetto sia quella che ha mostrato i dati peggiori, tra quelle marchigiane, in riferimento alla media annuale nel 2018 (una concentrazione media di 31 µg/mc), anche se fortunatamente gli sforamenti, oltre le norme di legge nel 2015, non hanno più superato il limite previsto.