
OSPEDALE “UNICO” O “NUOVO”. Quando la politica supera ogni limite confondendo i propri cittadini con proclami che di logico hanno poco o nulla. In questo momento l’esempio più calzante riguarda la sanità picena che da due anni circa è preda di interessi personali e quindi elettorali con un populismo che non ha senso di esistere.
Sbagliano però, sapendo di sbagliare, i sindaci di Ascoli e San Benedetto, Fioravanti e Piunti, quando criticano l’idea-progetto di un ospedale unico a Pagliare definendolo ‘propaganda elettorale’ da parte del Partito Democratico. Basta riflettere un attimo per capire che non è propaganda mentre la loro sì. Come si fa infatti a definirla tale se loro stessi ritengono una decisione sbagliata quella di costruire l’ospedale a Pagliare? Sarebbe più giusto dire, dal loro punto di vista, che si stanno dando la ‘zappa sopra i piedi’.
Sempre per Fioravanti e Piunti, invece, non fa propaganda:
- chi dice che l’ospedale di Primo Livello ce l’abbiamo ed è il “Mazzoni” (Fioravanti)
- chi dice l’assurdità di due ospedali di Primo Livello, uno a San Benedetto ed uno in Ascoli (Guido Castelli, ex sindaco di Ascoli)
- chi dice che l’ospedale di Primo Livello va costruito a Centobuchi o Porto d’Ascoli, senza dire cosa farne del “Mazzoni” o del “Madonna del Soccorso” in particolare che, se così fosse, non avrebbe più ragione di esistere. Se non per venderlo a privati per farci abitazioni come è stato fatto per la scuola Curzi (Piunti).
Insomma si stanno sommando contraddizioni a contraddizioni oltre che tesi insostenibili facendo il male del popolo che di sovrano, purtroppo, non ha più nulla. Per saperne di più ho avuto l’idea di sentire colui che, secondo un detto comune, sarebbe dietro a tutte le operazioni politiche picene (“Non si muove paglia senza che Luciano Agostini non voglia”, ce lo ha ricordato lui stesso, smentendo naturalmente) e in questo caso regionali, l’ex onorevole di Offida detto “Lu lope”.
Signor Agostini, il mio parere sul nuovo ospedale piceno (seppur con potenziali variazioni pro Mazzoni e Madonna del Soccorso) è ben noto: l’ho ritenuta una decisione utile per i cittadini della costa, sin da quando nel settembre 2018 Luca Ceriscioli ne annunciò a Grottammare la prossima costruzione in zona Pagliare di Spinetoli. Invece non so spiegarmi perché il costo (200-250 milioni) sia così elevato “Costa quasi come il mega nosocomio che si sta per realizzare a Milano”, dice spesso il presidente del comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”, Nicola Baiocchi. Perché?
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“Per me Baiocchi inventa ‘sciocchezze’ una dietro l’altra ma non voglio esimermi dal dare spiegazioni. Il costo dipende dall’offerta che verrà fatta. La Regione Marche ha scelto di utilizzare il Project Financing, come previsto dal nuovo codice degli appalti. E anche perché accorcia il tempo di realizzazione. Ha fatto la stessa cosa per Pesaro, Macerata e Ascoli. Non per Fermo perché il progetto è ‘antico’ e ancora non c’era l’attuale codice degli appalti per cui la realizzazione è stata fatta in modo tradizionale.
Poste alcune regole decise dalla Regione, il Project funziona così: viene presentata un’offerta che va valutata. Per esempio una sola stanza asettica per andare sulla luna costerebbe mezzo miliardo! Nel nostro caso la valutazione va fatta sui posti letto, al netto delle cose private: 500/550 posti porterebbero ad una spesa di 180-200 milioni. L’importo è commisurato sempre al tipo di offerta”
Significa che a Milano fanno le cose al risparmio, sarebbe strano…
“Non lo so mentre so che Baiocchi spesso dice inesattezze come quando riferì che a San Benedetto l’Utic non c’era e nemmeno il reparto di cardiologia. Poi, come fa a sapere se i costi sono congrui se non si sa come verrebbe realizzato il nuovo ospedale. Il progetto comparativo si può fare soltanto con il progetto sotto mano. Oggi sulla base di cosa, Baiocchi dà certi numeri?
Claudio Maria Maffei in due incontri organizzati da noi, ha espresso parere favorevole a quella che però ritiene ancora una semplice idea con annunci tramite la stampa e non in seguito a carte regionali. Insomma non vede fatti e atti concreti.
“Il dottor Maffei lo conosco molto bene, è uno che ci capisce anche se spesso è stato critico con la alcune decisioni della Regione. In effetti se ne parla dal 2013 ma in questi ultimi due anni sono stati fatti passi avanti fino alla delibera dell’altro giorno con cui la Regione ha individuato l’area”
A settembre 2018 quando Ceriscioli annunciò l’ospedale unico a Pagliare, a mia domanda sui tempi per la prima pietra, rispose “A giugno 2019”, cioè entro nove mesi. Non è stato così.
“I carotaggi li fecero ma, siccome avevano concimato, si riscontrò un eccessivo tasso di nitrati. La Regione, nel rispetto della Legge, ha fatto rifare quattro volte le analisi. Adesso il livello dei nitrati è rientrato nei parametri consentiti”
Da adesso fino ai prossimi sei mesi cosa avverrà?
“Dovrà essere approvato il nuovo piano urbanistico, i sindaci sono d’accordo, dopo di che l’iter andrà avanti velocemente. Anche se bisogna tener conto dell’opera di disinformazione che sta facendo il sindaco di Ascoli mettendo in bocca alla gente che dietro c’è una speculazione edilizia. Senza quelle malignità la variante urbanistica sarebbe stata fatta prima. Dopo di che la Regione farà una delibera nella quale ritiene l’area di pubblica utilità e scatterà la procedura per la presentazione dell’offerta”
Quanto hanno inciso per i ritardi le polemiche conseguenti all’annuncio?
“Sicuramente molto ma adesso stiamo recuperando. Devo però dire anche che, seppur spesso l’opera di disturbo è stata strumentale, un’utilità ce l’ha avuta. E ne terremo conto. L’ospedale di Pagliare è il primo punto ma vorremmo cogliere questa occasione per ristrutturare tutto il sistema sanitario piceno, dall’emergenza alla specialistica”
Qualche giorno fa la IV commissione sanità della Regione Marche elencò tutte le caratteristiche dell’ospedale di Fano che vanno molto al di là di un semplice nosocomio “post acuzie” e senza medici, senza Pronto Soccorso, senza punti nascita, come previsto nel Piano annunciato da Ceriscioli per Madonna del Soccorso e Mazzoni. Sarà così anche per San Benedetto e Ascoli? Perchè le sue ultime parole troppo generiche io le considero semplici promesse e un po’ vaghe per cui le chiedo di andare sul concreto…
“Ha ragione. Dobbiamo metterci in uno schema mentale rigido. Se San Benedetto, come del resto Fano, per le sue caratteristiche ha bisogno di integrare o mantenere qualcosa, questo è il momento giusto. Noi per questo vogliamo impegnarci per cui chiedo a Piunti e Fioravanti: mettiamoci a sedere e insieme riorganizziamo la sanità del territorio. Se per loro il problema è l’area, individuassero un altro posto. Per me non è importante, che c…. me ne frega dove si fa, quello che mi interessa è un ospedale nuovo. Si mettessero d’accordo loro due visto che ricoprono il ruolo di primi cittadini delle città più importanti del Piceno”
Di fronte alla proposta di un ospedale unico cosa avrebbe fatto se fosse stato lei sindaco di San Benedetto? Visto anche che non è vero che nessuno vuole un ospedale unico, è vero invece che lo vogliono tutti ma nel proprio territorio. La stessa cosa vale anche per Pagliare che però ha il vantaggio di essere a metà strada.
“Avrei chiesto ‘via Romagna’ nuova, un punto di nuovo intervento a Porto d’Ascoli, riconvertire Stella Maris a nord di San Benedetto; per la Regione spendere 20 milioni in più oggi è possibile, perché perdere questa occasione”
Tutto qui? Per Fano le prospettive sono migliori e di molto. Per esempio il punto nascita e un Pronto Soccorso funzionale e con più codici non possono essere tolti a due città così importanti
“Si deve fare quello che serve. Ha ragione, anche se il punto nascita è relativamente importante, un cambiamento della Legge (se è in discussione un motivo c’è. Ndd) potrebbe risolvere il problema… sul nascere. Noi la solleciteremo. Anche se partorire con maggiore sicurezza è la cosa più importante. Certamente San Benedetto, visti i numeri, ne avrebbe diritto.
Per i Pronto Soccorso invece è chiaro che San Benedetto lo deve avere. Lotteremo per avere i codici rossi al Madonna del Soccorso anche se esiste il problema della Rianimazione. Come ho detto all’inizio, ben venga l’ospedale unico ovunque sia ma pretendiamo integrazioni che riteniamo indispensabili.
Chiaramente “codici rossi” anche per il ’Mazzoni’?
“L’ospedale di Ascoli non ha le stesse necessità di quello di San Benedetto”
Nicola Baiocchi dice che un ospedale di primo livello si potrebbe dividere in due plessi tra San Benedetto e Ascoli…
Mi farebbe piacere se sull’argomento sanità accettasse un confronto con il sottoscritto davanti alle telecamere.
Comunque il peccato originale nasce dallo smantellamento dell’ospedale sambenedettese a vantaggio di quello di Ascoli. Se fossero stati allo stesso livello, oggi il passaggio ad un ospedale di vallata sarebbe stato più agevole
Non ci fu una volontà politica, non nego però e la colpa è anche mia che l’ospedale di Ascoli è stato fatto crescere a dismisura ma la scelta fu del Direttore Generale. Poi con l’avvento delle Aree Vaste si è iniziato a tornare indietro cercando di limitare le differenze tra i due nosocomi.
Troppo tardi, per cui la ritengo una risposta di comodo e non la prendo per buona. Anche se io stesso ho spesso definiti ‘sicari” inviati dalla Regione i vari Direttori Generali che si avvicendavano super pagati (dalla politica) alla guida della Sanità Picena.
PS Non gli abbiamo chiesto nulla sulle vicende dell’Agro Alimentare perché saremmo andati fuori tema ma nemmeno lui ce lo ha chiesto da persona intelligente e furba perché conscio di un passo indietro per il quale il merito va riconosciuto anche agli articoli del nostro Pier Paolo Flammini. Lo risentiremo sull’argomento più avanti quando tutti i protagonisti saranno più sereni
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Dice Agostini che ha commesso degli errori che hanno penalizzato l’ospedale sambenedettese. In forza di questi errori adesso mi risulta che sia il responsabile regionale del Partito Democratico sulla Sanità; forse, dunque, considerano i suoi meriti superiori agli errori commessi, almeno nel Pd. Sarebbe interessante che aiutasse i cittadini a comprendere quello che sta accadendo inviando gli atti amministrativi regionali sulla base dei quali le dichiarazioni di Agostini abbiano un senso compiuto e non siano uno sterile “esercizio di dichiarazioni” (esattamente quello che rimprovera a Piunti e Fioravanti: magari a ragione, eh). Quindi l’atto che definisce la necessità di un… Leggi il resto »
I danni erariali se ci sono o ci saranno non sta a noi deciderlo. Alla Corte dei Conti se non sbaglio. Ti correggo: dicendoti che la mia intervista ha proprio lo scopo di far scoprire le carte che, secondo il consigliere regionale Urbinati ci sono, ma credo anche per Giorgini. Dalle parole di Agostini si evince che sono stati fatti i carotaggi, che sono stati fatti esami per verificare la quantità dei nitrati presenti, che è in atto la trasformazione da terreno agricolo a terreno di pubblica utilità, che si sta studiando un piano per migliorare la viabilità, che gli… Leggi il resto »
Di danno erariale non parlo io ma Anna Casini. Non è che quello che dice Agostini-Casini-Ceriscioli sia falso: semplicemente non mi risulta ci siano atti amministrativi di supporto. Se ci sono, prego! Sappiamo solo che la Sagi, con la consulenza anche di alcuni iscritti al Pd provinciale (nulla di male, solo un dato), ha avviato la progettazione. Mi sembra assurdo che Agostini accusi gli oppositori tutti di “parolaismo” quando l’ente principe della vicenda non ha ancora definito nulla di nulla. Poi quando e se ci saranno gli atti soprattutto sui due ospedali di San Benedetto ed Ascoli, saranno valutati, tanto… Leggi il resto »
Appunto. Come a Macerata e Pesaro. Se Agostini non ha detto una balla. Verificheremo perché in buona fede abbiamo creduto a chi ha detto che soltanto nel Piceno veniva usato lo strumento del Project Financing. Per eventualità illegalità dobbiamo aver fiducia nella Magistratura
Non ho capito il riferimento al Project Financing. Non mi risulta che nessuno abbia detto che sia utilizzato soltanto nel Piceno, anzi.
1) In questo mio articolo del 2018 (forse il primo dettagliato sulla questione Project) si fa proprio l’esempio della Sanità a Pesaro https://www.picenooggi.it/2018/11/12/60839/nuovo-ospedale-i-privati-investono-120-milioni-da-ripagare-e-il-project-financing-bellezza/
2) Due mesi fa i sindacati criticarono la Regione per la procedura poco “trasparente” dei Project Financing sulla sanità regionale, riferendosi a Pesaro, Macerata e al Piceno https://www.picenooggi.it/2019/11/05/70914/tre-miliardi-di-euro-per-tre-ospedali-i-sindacati-criticano-i-project-financing-di-ceriscioli/
3) Lo stesso Ceriscioli, da me intervistato, fece riferimento al Project Financing come strumento per finanziare tre nuovi ospedali https://www.picenooggi.it/2018/11/16/61139/esclusivo-ceriscioli-nel-piceno-possibili-due-ospedali-uno-di-primo-livello-e-uno-di-base/
Qualcuno sì.
Ma, nel PD di Ascoli/SBT quando si decideranno a dare spazio ai giovani ?Possibile che le facce siano sempre queste ??
Ma perché continuate (plurale relativo alla stampa e ai politici) a prendere in giro i sambenedettesi ed il piceno: la regione Marche/Ancona da sempre ignora e penalizza il Piceno su qualunque cosa: sanità, autostrade, treni, promozione turistica, ricostruzione ecc. ecc. . Obbiettivo: risparmiare sulla sanità, quindi cominciamo dal Piceno con la chiusura degli ospedali. Poi in Ascoli saranno più paraculi e ammanicati e magari riuciranno a salvare le briciole, mentre a San Benedetto ce la prendiamo in quel posto (come sempre). Costruire un nuovo ospedale da 250 milioni (smentiti, ma tanto alla fine saranno più del doppio) per “risparmiare”, avendone… Leggi il resto »
Tutte le opinioni sono rispettabili se non sfociano nella volgarità ma mi permetta una cosa: per quale motivo non si presenta? Non ha detto nulla di male e se fosse un cittadino e non un politico il suo pensiero avrebbe un valore anche maggiore. La debolezza dei sambenedettesi sta proprio in questi comportamenti altrimenti avrebbe ottenuto da un bel pezzo la co-provincia, non gli sarebbe stato tolto il tribunale ecc. Questa cosa dell’ospedale è l’aspetto minore e il danno maggiore lo riceverebbe Ascoli per la prima volta nella storia. Per esempio come scritto qui con Pronto Soccorso e Punto nascita… Leggi il resto »
Nessun politico, sono solo un utente che, per vari motivi, ha dovuto bazzicare vari reparti degli ospedali negli ultimi 15 anni . In questi anni ho potuto sperimentare il declino di vari ottimi reparti dell’ospedale sambenedettese, come cardiologia e neurologia, e ho dovuto anche sperimentare la differenza tra assistere un parente all’ospedale di San Benedetto e a quello di Ascoli.
Quindi perché ha scritto: “Strutture ospedaliere funzionanti” A quali si riferisce?
In merito alle sue osservazioni: concordo con lei sui problemi atavici dei sambenedettesi, ma sarebbe lungo aprire una discussione di stampo antropologico sui problemi dei sambenedettesi e degli ascolani che hanno portato al declino di San Benedetto, ma anche di tutta la provincia. Penso invece che la perdita dell’ospedale sia molto grave sotto ogni punto di vista, anche più della perdita del tribunale (di cui per altro sento indirettamente le conseguenze): evidenti problemi di ordine pratico per gli spostamenti, problemi economici per i singoli (spostamenti, ferie perse ecc.) e per la città (perdita dell’indotto, non trascurabile). Ci sono poi risvolti… Leggi il resto »
La magistratura interviene quando i buoi sono già fuggiti dalla stalla, di fronte all’evidente insensatezza di questa operazione, sarebbe bene intervenire prima di aver perso per sempre strutture ospedalieri funzionanti e uno dei pochi terreni della valle del Tronto non ancora coperti da cemento.
Non si preoccupi di Ascoli, avrà sicuramente un danno maggiore solo perchè in questo momento ha più da perdere, ma alla fine vedrete che otterrà molto più di San Benedetto: vedremo dove si farà il punto nascite ed il pronto soccorso. Riguardo quest’ultimo punto, non capisco come facciate a dare credito alle promesse dei politici, proverbialmente inaffidabili. In questo caso poi sono solo generiche dichiarazioni all’aria, senza niente di concreto, infarcite di dubbi e condizionali. È più che evidente quale sarà il risultato: all’inizio manterranno i reparti esistenti per far vedere che l’ospedale non è morto e poi li spegneranno… Leggi il resto »
Tutto può essere ma se si facesse un ospedaledi Primo Livello a Pagliare per non dare motivi ad Ascoli di ribellarsi e a San Benedetto un ospedale come quello promesso a Fano (ho già scritto come sarebbe) la soluzione sarebbe ottima per la costa. Se invece accadrà quello che dice lei (non lo escludo) sarebbe l’ennesima beffa. Penso quindi che tutti i sindaci della costa (anche Piunti anche se per lui sarà molto più difficile) dovrebbero puntare su una soluzione chiara: Primo Livello nuovo a Pagliare, come quello di Fano a San Benedetto. Mi auguro che il presidente del comitato… Leggi il resto »
“Strutture ospedaliere funzionanti” A quali si riferisce?
Le ho già risposto indicando quale sarebbe per me la soluzione migliore.