SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il comunicato stampa di fine anno a firma del presidente della Regione Luca Ceriscioli (CLICCA QUI), non è andato giù alla politica sambenedettese. In mattinata, infatti, il sindaco Pasqualino Piunti si è presentato davanti alla stampa assieme a Nicola Baiocchi, presidente del comitato Salviamo il Madonna del Soccorso e ai consiglieri comunali Gianni Balloni (maggioranza, presidente della commissione Sanità), Rosaria Falco e Giorgio De Vecchis (opposizione, membri del comitato). Con loro anche Alfredo Isopi, in rappresentanza dei quartieri della città.

“E’ una grave forzatura da parte della Regione” commenta Piunti le parole del Governatore, che in pratica ha confermato che il nuovo ospedale sorgerà a Pagliare “ci troviamo di fronte a una mossa che guarda alle elezioni regionali” continua il primo cittadino che si scaglia anche contro alcune precise parole usate da Ceriscioli: “Non può dire che la sede l’ha decisa la conferenza dei sindaci perché quella decisione (a febbraio 2019) era rappresentativa di solo 1/3 della popolazione della provincia”. 

In questo senso Piunti annuncia da una parte che ha chiesto ufficialmente a Ceriscioli un incontro in città e dall’altra che è intenzionato a chiedere che il regolamento di voto della stessa conferenza dei sindaci piceni venga adeguato alla rappresentanza della popolazione di ciascun sindaco, una ponderazione insomma.

Se anche Balloni parla di “mossa di mero carattere politico”, Giorgio De Vecchis va più a fondo sbilanciandosi anche sulla fattibilità del progetto Pagliare: “Secondo me non faranno in tempo a portare avanti un project prima delle elezioni regionali e dopo di quelle dubito fortemente che Ceriscioli sarà ancora il presidente della Regione”. Il consigliere, molto attivo sul fornte Sanità, ne ha anche per il piano sanitario che stanno stilando ad Ancona: “E’ una buffonata, stanno redigendo un piano senza tirare fuori nemmeno uno straccio di dato”.

VIDEO – LE PAROLE DI DE VECCHIS

Nicola Baiocchi, poi, che ha prodotto e commentato un documento del 31 gennaio della Regione Marche, mette anche in dubbio la recente risoluzione della IV Commissione del consiglio regionale, che ha parlato di ripoducibilità dell’accordo di Fano in tutta la Regione (CLICCA QUI). Questo vuol dire che anche nel Piceno si apre alla possibilità di lasciare aperti gli ospedali esistenti anche in caso di costruzione di una nuova struttura. Il presidente del comitato esprime i suoi dubbi però: “L’ospedale di Fano, a seguito dell’accordo, non necessiterà meno di 60 posti letto, se dovessimo riprodurre lo stesso accordo qui servirebbero 60 posti letto ad Ascoli e 60 a San Benedetto, rendendo impossibile fare un ospedale da 480 posti letto a Pagliare”.

Baiocchi, infine, cita una recente determina della direzione dell’Asur. “Il 31 dicembre è stata pubblicata la Determina del Direttore generale n. 742: «Assetto organizzativo aziendale relativo all’Area Sanitaria». In questo documento scopriamo che esiste una Radiodiagnostica di Camerino e una di Civitanova. Ma non è citata esplicitamente una Radiodiagnostica di San Benedetto del Tronto né di Ascoli! Scopriamo che Camerino, 6.852 abitanti, ha una Cardiologia riabilitativa, che Civitanova, con 5.000 abitanti in meno di San Benedetto, ha la cardiologia con l’UTIC, pur trovandosi a 29 km da Macerata, mentre San Benedetto, a 32 km da Ascoli, non risulta avere l’UTIC. È stata completamente disattesa la risoluzione n. 77 del 2018 che prevedeva di rimodulare i posti letto di UTIC in AV5 “in proporzione al volume storico di attività nonché al bacino di utenza servito”.