Qui la risposta della responsabile della Gestione del Patrimonio Liliana Ruffini all’interrogazione di Alessandra Manigrasso: risposta Iter.Piccola Pesca

GROTTAMMARE – “Non auspichiamo la polemica fine a se stessa, però molto spesso l‘agire strafottente, irridente  e presupponente del Sindaco ci costringe ad esternare con forza il nostro pensiero sia in consiglio che sulla stampa. La  nostra prima interrogazione del Consiglio del 20 dicembre scorso riguardava lo stato in cui versa il “Villaggio dei Pescatori“, ribadiamo che a fronte di una spesa di oltre 500 mila euro questa struttura presenta carenze sotto tutti i punti di vista”: così la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle di Grottammare, Alessandra Manigrasso, si esprime sulla sua interrogazione.

“Di fronte a questa fotografia oggettiva ed innegabile il Sindaco ci ha risposto in maniera evasiva e pressapochista. Addirittura invece di prendere atto della realtà e proporre correttivi, miglioramenti e con onestà intellettuale ammettere che le finalità per cui era nata sono state completamente disattese, ha continuato far finta di non riscontrare grossi problemi. Molti dei concessionari non sono in regola con i canoni e con gli obblighi previsti dalla concessione” continua.

“Abbiamo chiesto trasparenza, precisione e dettagliata descrizione dei fatti e di tutto questo non abbiamo avuto riscontro, anzi abbiamo notato un sindaco impreparato. Addirittura non era a conoscenza dell’investimento di 100 mila euro per una Aula didattica naturalmente mai usata” continua l’esponente dell’opposizione.

“Ma su questo argomento rimarremo sul pezzo fino a quando non avremo totale contezza dei fatti, delle spese e delle finalità perseguite.  Il  progetto consentiva agli esercenti l’attività della piccola pesca di commercializzare il pescato in condizioni di igienicità, nelle immediate vicinanze del luogo di sbarco perseguendo anche lo scopo di migliorando le condizioni lavorative dei pescatori stesso. Tutto questo è stato disatteso – scrive la Manigrasso – Interesseremo anche la Regione Marche che ha finanziato per oltre due terzi questa struttura”.

“Perciò che riguarda  lo svolgimento dei lavori consiliari e i rapporti che devono intercorrere tra le forze politiche che devono intervenire in consiglio, noi non ci stiamo più ad essere tacciati come componenti “scomodi” del consesso civico, siamo stufi di essere ripresi come scolaretti dall’esimio professore. E per ultimo sottolineiamo che i lavori consiliari si devono svolgere non in orario lavorativo, ma facilitando la partecipazione dei cittadini e dei consiglieri senza che quest’ultimi debbano chiedere permessi o sottrarre tempo e spazio alle loro attività. Quindi invitiamo il Presidente del Consiglio a tenere in considerazione le nostre richieste che sottendono a consentire  la partecipazione, obiettivo quest’ultimo indispensabile affinché il focus sulla politica non perda ogni attenzione da parte dei cittadini”, termina la nota.