SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A partire dalla fine del mese di novembre e per l’intero mese di dicembre, il personale della Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto, congiuntamente con il personale dell’Ufficio Circondariale marittimo di Porto San Giorgio e dell’Ufficio Locale marittimo di Cupra Marittima, ha effettuato una complessa attività di vigilanza in materia di pesca. Tale attività si ricollega all’operazione “Mercato Globale” condotta dalla Guardia Costiera su tutto il territorio nazionale.

I controlli effettuati, nell’ambito del territorio delle Provincie di Ascoli Piceno e di Fermo, hanno avuto come obiettivi primari la prevenzione e la repressione di attività illecite sulla intera filiera della pesca, dalla cattura allo sbarco del prodotto ittico, fino alle successive fasi di trasporto e commercializzazione, con particolare riguardo alla verifica delle informazioni che devono accompagnare tale prodotto in ogni fase commerciale – cosiddetta tracciabilità – alla repressione del fenomeno della commercializzazione di prodotto ittico allo stato di novellame, all’inosservanza delle norme in materia di corrette informazioni al consumatore finale e del rispetto della disciplina in materia di conservazione e scadenza del prodotto ittico.

Nel corso dei controlli sono state accertate alcune violazioni, commesse da esercizi commerciali e ristoratori, concernenti la vendita e somministrazione di prodotto ittico di origine sconosciuta, ovvero non tracciato, quindi sprovvisto di tutta quella documentazione che attesta la provenienza ed il metodo di cattura.

Durante l’intero periodo, nel territorio di giurisdizione, sono state elevate 27 sanzioni amministrative per un totale di circa 42.500 euro. Inoltre sono state sequestrate oltre una tonnellata di prodotto ittico di provenienza illecita e 500 metri di rete da posta abusiva.

L’attività di controllo, posta in essere dal personale appartenente al Compartimento Marittimo di San Benedetto del Tronto, persegue l’obiettivo di tutelare il consumatore finale, affinché possa fare un consumo consapevole del prodotto ittico che acquista presso le rivendite autorizzate ovvero che consuma presso i ristoranti, inoltre preservare la risorsa ittica dalla pesca illegale che rappresenta una delle cause dell’inesorabile impoverimento della fauna marina.

Tali risultati sono una parte dello sforzo profuso in tutto l’anno nell’assolvimento della funzione di controllo del settore della pesca, affidato al Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera dal competente Dicastero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.