SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Inaugurazione doppia nell’Area Vasta 5, alla presenza del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, della vice Anna Casini e del direttore Area Vasta Cesare Milani: prima ad Ascoli per l’angiografo e poi a San Benedetto per l’hospice.

“L’angiografo è uno strumento utile sia per la chirurgia interventistica che per quella vascolare in grado di poter lavorare anche sulle malattie tempo dipendenti. Una crescita importante in termini di qualità, ulteriori servizi che si aggiungono e metodologie tecnologicamente avanzate necessarie soprattutto per la chirurgia mininvasiva. L’Hospice è una struttura che servirà per le cure palliative realizzate ad alto livello riguardanti soggetti con malattie terminali, ma anche pazienti con patologie degenerative e bisognosi di assistenza. E’ una visione della salute non solo per curare la malattia, ma anche nel sostenere la persona che affronta al meglio la propria esistenza. L’angiografo e l’Hospice si inseriscono in due poli differenti: uno di natura acuta, mentre l’altro di natura territoriale. Entrambi sicuramente rafforzano la risposta sanitaria in una parte del territorio regionale”.

Presente ad Ascoli anche il vescovo di Monsignor Giovanni D’Ercole sottolineando che la “tecnologia non disturbi mai l’umanità, ma che le nuove strumentazioni possano favorire e non diminuire l’umanità”.

“Medicina vascolare e interventistica – ha evidenziato Casini – non sono più un sogno e divengono determinanti per il futuro. In questi anni grazie all’acquisto di nuove apparecchiature per l’ospedale di Ascoli abbiamo recuperato il gap della sanità picena”.

L’apparecchiatura angiografica del valore di circa 650 mila euro è stata disposta nella struttura di Radiologia interventistica del nosocomio ascolano, all’interno di locali ampliati e ristrutturati che comprendono ambulatori, aree di servizio e sale dedicate, costituendo una sezione autonoma, la cui realizzazione porta a compimento un processo avviato da tempo nell’Ospedale di Ascoli.

L’Hospice, invece, è gestito dal Distretto Sanitario di S. Benedetto e collocato al quinto piano dell’Ospedale Madonna del Soccorso ed è uno dei servizi della Rete territoriale delle cure palliative. La struttura fornisce terapie in regime di residenzialità a coloro che sono affetti da patologie in fase terminale, quando cioè la malattia non risponde più alle terapie e al controllo del dolore. Luogo d’elezione per l’assistenza al malato terminale rimane sempre il proprio domicilio, ma quando quest’ultimo è temporaneamente o definitivamente inidoneo, l’Hospice ne costituisce valida alternativa.