SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nicola Baiocchi risponde alle esternazioni politiche sulla Sanità degli ultimi giorni. Il presidente del Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso si riferisce sicuramente agli attacchi che ha subito dalla sponda Pd e ne ha anche per alcune dichiarazioni di Tonino Capriotti (Italia Viva) che ha fatto i complimenti al dottor Baiocchi per i dati mostrati durante l’assemblea di sabato scorso (“molto interessanti” ha scritto il consigliere comunale d’opposizione) ma dall’altra ha bacchettato il comitato quando fa paragoni fra la nostra Provincia e altre molto più popolose (“non si possono mettere a confronto realtà disomogenee” ha scritto Capriotti).

Qui di seguito le parole di Nicola Baiocchi.

“Giusto per rinfrescarci la memoria, poiché qualcuno soffre di amnesie selettive. Il Comitato persegue dall’inizio un unico legittimo ed esigibile obiettivo, l’ospedale di primo livello sulla costa, subito dopo il ripristino dei servizi e subito prima del deciso No project in materia sanitaria. Inoltre cerca di evidenziare ogni singola decisione iniqua, illogica, illegittima e pregiudizievole della Regione o delle Autorità sanitarie, compresi i numerosi appalti di servizi e i relativi onerosi stanziamenti in favore di privati, e il potenziamento della sanità privata sul territorio a discapito del servizio pubblico. Non per questo il Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” si esime, tramite una valutazione comparativa con le altre aree della Regione, dall’evidenziare le iniquità e la diversità di trattamento in melius rispetto all’AV5, non giustificate da previsioni legislative, ma anzi attuate contra legem ed anche a dispetto dei diritti costituzionali di eguaglianza e di parità nel diritto alla salute e nell’accesso alle cure.

Chi vuole mistificare, persino coloro tra i politici che volevano disapplicare o disconoscere il Decreto Balduzzi, ed oggi si pronuncia sorprendentemente quale entusiastico sostenitore della sua ferrea applicazione, si accomodi pure, siamo consapevoli che è imbarazzante vedersi sciorinare la verità delle proprie malefatte di continuo. Ma per carità che non facciano gli innocenti, né gli scandalizzati, né i “confusi” dalle dichiarazioni del Comitato. I nostri rappresentanti regionali e locali sanno bene di cosa parliamo, anche se ci rendiamo conto che sono così abituati a poter orchestrare come più aggrada loro senza ostacoli né contestazioni, che ora avvertono le denunce del comitato come oltraggiose invasioni di campo. Ci dispiace, ma la consapevolezza dei propri diritti risveglia le coscienze, e chi sa di essere nel giusto non si ferma: aria di legalità e di democrazia in Av5, aria nuova”.