FERMO – Una vera e propria “Task Force” nella giornata del 13 dicembre sul territorio di Fermo.

Controlli disposti dal Questore di Fermo nella località Tre Archi per il contrasto all’immigrazione clandestina, allo spaccio di sostanze stupefacenti e per la prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio.

Un rilevante spiegamento di forze costituite da personale della Questura, Squadra Mobile, Polizia Scientifica, equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara, personale del Reparto Mobile di Senigallia con la sinergica collaborazione di Ufficiali e militari dell’Arma dei Carabinieri territoriali e del Battaglione Carabinieri, nel primo pomeriggio di ieri hanno blindato alcune zone del quartiere Tre Archi, battendo “a tappeto” il territorio.

Dopo aver circondato chirurgicamente i settori di intervento, al fine di evitare l’indebito allontanamento dei soggetti che tentavano di sottrarsi ai controlli, il personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri hanno proceduto al minuzioso controllo di abitazioni, molte delle quali in stato di abbandono e risultate essere luogo di bivacco e domicilio saltuario di individui che le utilizzano sia per trascorrere la notte sia per la perpetrazione di attività illecite.

L’attività di verifica di ieri, che è stata diretta da funzionari della Questura, fa seguito ad una certosina operazione di individuazione di stabili e appartamenti oggetto di segnalazione da parte dei residenti della zona, segnalazione successivamente analizzate dagli uffici investigativi.

L’attività prodromica ha consentito di controllare e monitorare 26 appartamenti, perlopiù disabitati ma che presentavano evidenti tracce di recente passaggio di soggetti non autorizzati alla permanenza nello stabile determinate da residui di bivacco, sporcizia, alimenti consumati in fretta.

Sedici le persone identificate, la maggior parte con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e connesse allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Un minore, cittadino tunisino, che aveva tentato di allontanarsi dalla cinturazione attuata dalle forze dell’ordine è stato fermato, accompagnato in Questura e, al termine degli accertamenti di rito, affidato ad una comunità per minori.

Tra le persone identificate negli appartamenti, anche un cittadino marocchino trentenne clandestino sul territorio nazionale e con numerosi precedenti in prevalenza per reati contro il patrimonio, veniva trasportato in Questura e nella serata di ieri accompagnato presso un Centro di Permanenza per il Rimpatrio che provvederà al rimpatrio nel Paese di origine.

Per i controlli di ieri, sono in corso ulteriori accertamenti, sia di carattere investigativo che amministrativo, sui soggetti identificati, sugli appartamenti controllati e concernenti gli esercizi pubblici della zona nei quali sono stati scovati individui con a carico precedenti di rilievo.