Vicenda Centro Agroalimentare, conferenza in corso a Porto d'Ascoli

Gepostet von Riviera Oggi am Freitag, 13. Dezember 2019

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Conferenza stampa del consiglio di amministrazione del Centro Agroalimentare Piceno. Presenti l’amministratore delegato Francesca Perotti e il vicepresidente Corrado Di Silverio.

Di seguito il dettato della conferenza scritto in diretta. Il sunto della conferenza stampa è stato quello di chiedere alla Regione Marche un ulteriore momento di discussione, per evitare che la situazione precipiti con la messa in liquidazione dell’azienda, con conseguente riduzione del valore del capitale detenuto anche dal Comune di San Benedetto, Monteprandone e altri. Nel caso in cui questo non venga accettato, si è parlato di una decisione che a quel punto non sarà tecnica ma politica.

Inoltre si è fatto riferimento ai risultati dell’attuale Consiglio di Amministrazione, tra cui il risanamento di bilancio operato in due anni, i progetti del fotovoltaico, dell’isola ecologica. In merito alle osservazioni del Collegio dei Revisori Di Silverio si è mostrato sorpreso che queste avvengano oggi: “Non ho mai comprato olive, non ho mai viaggiato in Cina e Spagna“. Si è anche fatto riferimento ad una parcella di 15 mila euro, pagata in passato, per un parere sull’accordo con Italmercati, accordo non raggiunto poi in passato “e invece questo Consiglio di Amministrazione ha raggiunto senza spendere soldi e con alcuni incontri”.

Di seguito la conferenza.

CORRADO DI SILVERIO: “Anna Casini in regione ha detto che ci sono tante cose che non le piacciono. E può accadere. Soltanto se il suo interlocutore non ha la possibilità di interagire, e faccio riferimento ai vari inviti fatti alla Regione per fare in modo che il Caap non fosse un problema ma un fiore all’occhiello per il territorio, e questo si trova soltanto trovando un punto in Comune. Poi se non piace il Cda non posso farci nulla, io sono un operatore privato che vive il Centro da 15 anni e lo conosco. Poi non riesco a capire perché si portano avanti certe azioni che non portano a nulla di buono al territorio, poi qualcuno me lo dirà.

Probabilmente nelo 2019 il Caap chiuderà con un bilancio in pareggio, qui negli anni non è mai successo, e perché non è successo bisogna chiederlo agli “affermati professionisti” come dice Giorgi. Per la prima volta qui c’è una programmazione: accordo con Italmercati, isola ecologica, fotovoltaico, stiamo portando avanti con le nostre forze e in più senza chiedere una lira di finanziamento e chiudendo in pareggio.

Negli anni si sono comprate olive all’ascolana, viaggi chilometrici, e ci sono parcelle di 15 mila euro per l’accordo con Italmercati e mai realizzato, noi invece siamo andati con la mia auto personale e il pranzo offerto da Pallottini e abbiamo riportato l’accordo. Qui nessuno ha fatto in Cina e in Spagna, nessuno si è fatto rimborsare i chilometri percorsi, nessuno ha fatto regali con torte.

Riguardo alla cena, che poi era un pranzo, è stato offerto in occasione dell’accordo con Italmercati. C’è stato un accesso agli atti, si è richiesta l’accesso solo a quella fattura.

Il 25 settembre 2017 con una delibera di giunta la Regione ha scritto di voler “alienare le quote”.

Io dico che la Regione fa il suo, può dire di essere contraria. Risulta strano dire che questa è una decisione “tecnica”, ma lo stesso Cesetti afferma che per due società come la Cosmo e la Meccano c’è stata la volontà politica di salvarle.

Ricordiamo che nel 2012 la Regione affermò che voleva vendere le quote, e quindi nel 2017 arrivano le dichiarazioni della Casini di totale appoggio al Caap, al che seguono le parole del vicesindaco Andrea Assenti con le quali chiede l’apertura di un tavolo, che però non è mai stato avvenuto.

E’ anche strano che dal 2012 i bilanci del Caap siano stati sempre in perdita, e il Collegio dei Revisori ha dato sempre parere favorevole, mentre con il pareggio in bilancio, per la prima volta, c’è un parere contrario.

Piergiorgio Giorgi deve sapere che noi i pareri alla Regione li abbiamo sempre mandati.

Tutte queste pressioni ci sono state quando c’è stata una spaccatura di colore nella gestione, e lo dico come operatore privato che sono qui da 15 anni. Io che sono stato qui tutti i giorni non ho mai visto molta progettazione, ma adesso che è stato presentato un piano di risanamento, di sviluppo, le condizioni economiche non sono quelle del passato, perché tutta questa pressione?

Loro rispondono: ce lo dice la Madia. Ma la Madia è del 2016, nel 2017 la Regione parlava ancora di vendita, cosa è successo poi?

Gli articoli della Madia sono chiari, Giorgi dice delle cose che mi fanno pensare. Lui dice che siamo nelle condizioni ottimali perché l’export agroalimentare marchigiano cresce tantissimo. Mi piacerebbe incontrarlo perché essendo molto addentro il settore credo che dal confronto uscirebbero fuori dei bei progetti. Lui definisce condizioni ottimali anche se dobbiamo rispondere quotidianamente ad attacchi di ogni sorta, anche se stiamo facendo molto.

Come ci poniamo di fronte alle intimazioni e messa in mora?

Io sono convinto che ci possono essere altre strade e sono convinto che non sia una scelta prettamente corretta quella che viene portata avanti dalla Regione Marche. Io amo questo mondo e questo lavoro, e non credo di essere uno scienziato, so che questo settore può andare avanti e crescere facendo le cose semplici. Noi potremmo diventare il fortino delle eccellenze. 

La cosa fondamentale che ci manca è un punto dove queste eccellenze possano trovare aggregazione, tutela, e un marchio, con una struttura che dia la possibilità di venderle.

Noi qui abbiamo eccellenze ma non grandi produzioni quantitative.

Francesca Perotti: Incontreremo una parte dei consiglieri comunali di opposizione e abbiamo convocato anche il Consiglio di Amministrazione. Noi siamo ben contenti, noi dobbiamo far conoscere il Caap, qui è un territorio ferito prima per la crisi economica poi il terremoto, dobbiamo fare il meglio. Qui ci sono anche aziende arrivate dal cratere.

Io faccio il mio lavoro. In due anni abbiamo risanato il bilancio e possiamo sederci e dire che mentre non abbiamo venduto né sperperato alcun immobile, abbiamo mantenuto il patrimonio immobiliare e i servizi, valorizzando il patrimonio perché le ditte hanno fatto anche delle migliorie.

Non siamo “un peso” per la collettività. Molte volte il bene pubblico viene visto come un carrozzone e costoso. Oggi non è così. Noi non costiamo, stiamo andando in pareggio: non costa al Comune, alla Regione né a nessuno.

Siamo nella condizione di fare. Se la Regione è nella volontà di vendere, ci può stare. Ma questo non può creare scompiglio. Io sto qui perché rappresento il Caap ma questo posto è dei cittadini, il 97% del Caap è pubblico. Non entriamo nelle questioni politiche perché se la scelta di liquidare fosse politica sarebbe grave.

Possiamo creare sviluppo, sinergia, partecipare ai bandi. Non per la distruzione.

Lunedì noi convochiamo il Cda quindi l’assemblea dei soci e nel pomeriggio un incontro con la commissione. Ci rendiamo conto è che molte persone non sanno dove è e non conoscono la realtà, chi c’è qui, chi ci lavora, come.

Probabilmente la commissione comunale ci convocherà a gennaio.

DI SILVERIO: Alla Regione sono arrivate delle richieste di acquisto delle quote tanto che persino la provincia di Fermo ha risposto, e anche nel 2019 ci sono state richieste. La parte della vendita non ci riguarda, ma volevamo sapere come mai non c’è stato interesse, se era stata avviata una trattativa, i prezzi pattuiti.

Mi è sembrato strano che non facendo nulla di male riusciamo a chiudere in pareggio e ci siano delle rimostranze dei sindaci. Ripeto: non sono andato in Cina, non ho comprato olive all’ascolana. Io se vado a Grosseto riporto il project, se vado a Roma riporto l’accordo con Italmercati.

Se loro non vogliono incontrarci, allora la decisione è politica, non c’è nulla di tecnico. Ringrazio Giorgini, il vicesindaco di San Benedetto per l’impegno che ci stanno mettendo.

PEROTTI Il passaggio che loro dicono riguardante la procedura di liquidazione, noi l’abbiamo già avviata. Noi operiamo nella massima correttezza. Personalmente non ho nulla da temere.

Circa il danno erariale, noi abbiamo operato riducendo i costi, ottimizzando i servizi. Ovviamente i soci sono sovrani ma abbiamo che nella stessa società ci siano vedute diverse. Noi abbiamo sempre comunicato tutto. Ceriscioli ci ha incontrato e ci ha detto che il Caap non rientrava nelle partecipate strategiche ma ci avrebbe dato una mano.

DI SILVERIO Una delle liquidazioni più belle della Regione Marche è stata quella della Fiera di Pesaro, e vi consiglio di vedere cosa sta accadendo.

PEROTTI La liquidazione è una procedura che non dà dei benefit a nessuno, né al Caap né ai soci. Qui ci sono anche dei proprietari, tra l’altro frazionati su diversi padiglioni. La procedura è lunga, nessuna liquidazione ha mai portato benefit a nessuno, durerebbe anni e anni non solo per la Regione ma anche per San Benedetto, Monteprandone, la provincia e le Camere di Commercio.

Siccome siamo convinti che con un pareggio di bilancio prima di arrivare ad una procedura drastica è opportuno che ci si sieda ad un tavolo.