Città Sant’Angelo-HC Monteprandone 31-26

CITTÁ SANT’ANGELO: Chakach, Colleluori 2, Contini 6, Di Pasquale 8, Di Tecco, Franz 1, Morini 1, Nardulli 11, Candolè, Sabatini, Tontodimamma, Ventura 2, Verardi. All.: Travaglini.

MONTEPRANDONE: Cani 2, Capocasa, Carlini 3, Coccia 4, Curzi, Di Girolamo 2, P. Funari, Khouaja 7, Lattanzi, Mattioli 2, Mucci, Pantaleo 4, Parente 2, Salladini, Simonetti, Vagnoni. All.: Vultaggio.

Arbitri: Cimini e Passeri.

NOTA: parziale primo tempo, 16-16.

CITTÁ SANT’ANGELO – Un’occasione sprecata per allungare e magari spedire un segnale importante al campionato e a se stessi. O più probabilmente la conferma, per l’HC Monteprandone, che senza la testa giusta il registro della stagione, cominciata a fari spenti, non potrà mai cambiare. Coach Andrea Vultaggio, dopo il secondo scivolone stagionale, quello di Città Sant’Angelo (31-26), opta per l’ultima lettura e anzi si spinge oltre: “Siamo stati deludenti dal punto di vista mentale e caratteriale. Purtroppo non è la prima volta che, specie in trasferta, manca la testa quando le cose si mettono male. Ci deprimiamo, subentra anche un pizzico di paura, e iniziamo a sbagliare. Più in generale ci tengo a sottolineare che dopo qualche ottima prestazione in avvio di stagione forse abbiamo pensato di essere forti. E invece il nostro posto probabilmente non è lassù: finora siamo stati fortunati. Dobbiamo ritornare coi piedi per terra, perché siamo giovani e certi passaggi a vuoto sono fisiologici. Adesso, però, guai a farci prendere dallo sconforto” è il messaggio forte lanciato da coach Vultaggio.

Eppure, nonostante il secondo scivolone, Monteprandone è ancora in cima alla classifica a quota 10, seppure agganciata dal Cus Ancona e in compagnia dell’HC Pescara, con dorici e abruzzesi (ieri a riposo) che però hanno una partita in meno. Insomma, primato assolutamente virtuale. E dopo un altro campanello d’allarme come questo (nel turno precedente contro Falconara, nonostante una prestazione mediocre, la vittoria era arrivata comunque), converrà lasciar stare per davvero la classifica.

A Città Sant’Angelo, contro una squadra sì giovane, ma organizzata, dotata di talento e vogliosissima, a dispetto dei 2 punti in classifica, di onorare la memoria del 37enne Matteo Martellini, l’ex portiere Aragosta trovato senza vita in un crepaccio del Gran Sasso a fine novembre, Monteprandone se la gioca punto a punto fino a 9 minuti dal fine, quando un gol di Carlini lo porta sul 23-24. Ma subito dopo i blu crollano. E Città Sant’Angelo chiude sopra di cinque (31-26).

Domenica 15 dicembre seconda trasferta di fila, stavolta a Cingoli.