SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un nuovo regime fitosanitario europeo con l’introduzione di obblighi e responsabilità per i vivaisti professionali, insieme a modifiche delle procedure di sorveglianza sul territorio. Entreranno in vigore il 14 dicembre 2019 i Regolamenti Ue 2031/2016 (difesa delle piante) e 625/2017 (controlli) che prevede novità sul fronte della lotta e della trasmissione degli organismi nocivi per le specie vegetali.

“Globalizzazione e cambiamenti climatici hanno modificato i tradizionali scenari di diffusione e lotta ai patogeni, determinando il rischio di ingresso, nel territorio europeo, di organismi alieni, prima sconosciuti alle nostre latitudini. L’Unione europea corre ai ripari per scongiurare danni economici e sociali rilevanti”, ha evidenziato la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura.

Oggi, 4 dicembre, ha partecipato all’incontro-dibattito presso l’Auditorium comunale Tebaldini di San Benedetto del Tronto. Promosso dall’Assam (Agenzia regionale per i servizi agricoli), ha richiamato i vivaisti regionali a un confronto sui nuovi regolamenti che modernizzano la legislazione comunitaria fitosanitaria, introducendo obblighi e responsabilità per gli operatori professionali che importano, moltiplicano e commercializzano i vegetali. Due le novità principali: i servizi fitosanitari regionali svolgono un ruolo di supervisione delle attività svolte dai vivaisti; i vivaisti sono chiamati a una maggiore attività di autocontrollo, con l’obbligo di tracciare la filiera.

“L’approccio europeo, in materia di sanità delle piante, non limita la libertà di circolazione delle merci, ma privilegia un rafforzamento della sorveglianza fitosanitaria – ha chiarito Casini – Per questo motivo l’Unione europea ha adottato misure efficaci per contrastare l’introduzione e la diffusione di tali organismi all’interno dei Paesi comunitari. Diventa centrale una strategia operativa che valorizzi la collaborazione tra pubblico e privato, responsabilizzando ciascuno per quanto di propria competenza”.

La vice presidente ha richiamato la necessità di riorganizzare le strutture utilizzate per i controlli ufficiali nei punti di ingresso territoriali da Paesi terzi che, per le Marche, sono il porto e l’aeroporto di Ancona: “È importante il coinvolgimento delle autorità portuali e aeroportuali competenti. In atto, sul territorio nazionale, ci sono venti emergenze fitosanitarie che vanno dalla Xylella fastidiosa alla Cimice asiatica, al Coleottero giapponese, ai batteri che coinvolgono il settore cementiero nazionale. Le nuove disposizioni, se correttamente applicate, garantiranno la salute delle piante e la salubrità dei prodotti”.