SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La vicenda della vendita dell’ex scuola Curzi di via Golgi resta affascinante a causa dell’intricata serie di passaggi societari, modifiche, rinvii, proroghe, denunce, sopralluoghi della Finanza, conflitti di interessi, annullamenti in autotutela che fanno di questo un vero e proprio “caso” cittadino, quale la memoria sambenedettese ha forse nessun pari negli ultimi decenni.

Entro la fine di novembre dovrebbe avvenire il definitivo passaggio di proprietà tra il Comune di San Benedetto e la Lc Costruzioni Srl, la quale al momento ha versato oltre 400 mila euro a titolo di “caparra confirmatoria”, e si appresta a versare i rimanenti, oltre un milione di euro, al momento della sottoscrizione del contratto definitivo di vendita.

Purtroppo da circa un mese il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti ha ricevuto via Pec la richiesta di una intervista da parte di Riviera Oggi, ma al momento non abbiamo ancora ricevuto risposte. Ne è scaturita, a questo punto, l’urgenza di svolgere un lavoro giornalistico puntuale.

Ad esempio sarebbe opportuno comprendere quali siano le motivazioni che hanno suggerito al Comune di San Benedetto di concordare una ulteriore proroga (con scrittura privata allegata alla delibera di giunta dell’8 ottobre poi annullata in autotutela: ex curzi 8 ottobre allegato A scrittura privata) con la parte aggiudicatrice dell’immobile, come specificato nel rogito notarile del marzo 2019.

REGOLAMENTO PER L’ALIENAZIONE DEGLI IMMOBILI COMUNALI (clicca qui per il Pdf)

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All’articolo 13 il Regolamento del Comune di San Benedetto prevede appunto la possibilità di sottoscrivere tra le parti (nel nostro caso Comune e Lc Costruzioni) un preliminare nel quale l’acquirente verserà a titolo di caparra confirmatoria il 30% (la parte restante al momento del contratto definitivo, come da articolo 8).

Questa possibilità è consentita, da quel che si legge, per l’emersione di “difficoltà di ordine catastale” che impediscano la stipula dell’atto definitivo.

DOMANDA: Quali sono state le “difficoltà di ordine catastale”?

PROROGA OTTOBRE Nella determina dirigenziale del 22 ottobre 2019 numero 1367, “Alienazione beni immobili comunali: ex scuola media di via Golgi – Determinazioni in merito al rogito notarile definitivo“, si legge anche quanto segue:

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Non vi sono riferimenti a “difficoltà di ordine catastale”, ma a “ritardi nella procedura di finanziamento” e “all’ottenimento dei pareri edilizi“.

PROROGA MARZO La proroga concessa con la determina dirigenziale 175 del 5 marzo 2019 viene concessa “per difficoltà connesse alle proprie trasformazioni societarie” e anzi si ricorda (in grassetto) che il tutto dovrà concludersi “entro e non oltre il 30 settembre 2019” (anche se nel rogito notarile registrato tre giorni dopo, articolo 11, si prevedeva ulteriore possibilità di proroga concordata tra le parti in forma scritta).

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DETERMINA 5 FEBBRAIO 2019 Nella determina dirigenziale di aggiudicazione dell’ex immobile all’allora Agile Marketing & Consultant Sas si fa riferimento all’eventuale proroga del termine stabilito per “difficoltà di varia natura“, senza alcun riferimento all’articolo 13 del Regolamento Alienazione Immobili Comunali, per “difficoltà di ordine catastale“.

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NOTA DEL DIRETTORE: questo caso così intricato della vendita della scuola Curzi e tutti gli intrecci pericolosi che si sta portando dietro per farci altri appartamenti, per i quali San Benedetto è satura, non poteva essere evitato sostituendo la scuola con una residenza per questioni sociali e quindi di pubblica utilità?

Pare che la risposta del Comune sia questa: “Dobbiamo finirci il lungomare, sistemare via Montebello e così via“. Se è così si conferma quanto il sottoscritto ha affermato più volte e cioè che per amministrare una città in questo modo basta un bambino che sappia leggere e scrivere ed abbia una calcolatrice. Non persone che hanno in campagna elettorale promesso mare e monti ma poi, non avendo idee (credo che questo sia il motivo), si impelagano in situazioni di appalti e contratti pubblici (per fare ordinaria amministrazione)-privati (per guadagnare su necessità, vedi appartamenti, dei quali la città non ha assoluto bisogno). Perché? Perchè?

Quando, nel bene e nel male, a ragione e a torto, questi tipi di contratti spesso portano a complicazioni giudiziare tipo quelle di Ancona e Roma recentemente. Chi glielo fa fare a Piunti & C? Sostituendo la scuola con qualcosa di utilità pubblica ci facevano pure bella figura. Magari nel nostro capoluogo regionale e nella nostra capitale i vari inquisiti risulteranno innocenti ma, intanto, i loro famigliari stanno soffrendo per la visibilità pubblica negativa dei loro parenti. Appunto ma chi glielo fa fare a Piunti & c.? Perché? Perchè?