GROTTAMMARE – Gli studi sul calcio e sullo sport in continuo sviluppo, hanno portato nel tempo a conoscere nuovi strumenti e nuove metodologie. Nel nostro territorio tra le tante metodologie di allenamento una nuova proposta arriva proprio dalla riviera, l’allenatore e noto giocatore di futsal,  il brasiliano Eduardo David Lini Neto, conosciuto come Dudu,  ha implementato nei suoi allenamenti nel settore giovanile del calcio a 5 a Grottammare, la dermatoglifia.

Prima di andare a scoprire di cosa si tratta apriamo una breve parentesi per capire da dove proviene: innanzitutto un’impronta digitale è una traccia lasciata dai dermatoglifi dell’ultima falange delle dita delle mani. Un dermatoglifo è invece il risultato dell’alternarsi di creste e solchi e sono presenti sul palmo delle mani, sulla pianta del piede e sui polpastrelli delle dita. Sono utilizzate da molto tempo per l’identificazione degli esseri umani in generale.

La Dermatoglifia è un metodo scientifico che studia le impronte digitali come espressione del potenziale genetico di ogni individuo sia per l’attività sportiva, che per la promozione della salute. L’impronta digitale, si forma tra il terzo ed il sesto mese di gravidanza ed è il segno indelebile e permanente del nostro DNA sulla definizione dell’architettura cerebrale e delle potenzialità e attitudini personali, la Dermatoglifia è considerato, nell’ambiente scientifico, un marcatore Epi-genetico. Metodo applicato allo sport nato dallo studio dal 2000, di alcuni ricercatori brasiliani, tra cui il professor Rudy Josè Nodari Junior, Universidade do Oeste de Santa Catarina, che ha portato alla pubblicazoine di un articolo nel libro della Harvard University di Boston e  in numerose riviste scientifiche in tutto il mondo e approvato da IsoKinetik e FIFA. 

Il test dermatoglifo viene eseguito tramite la lettura delle impronte digitali con lo scopo di riconoscere i potenziali epigenetici di ciascun individuo e va ad individuare: forza assoluta, velocità, coordinazione motoria, potenza, agilità, ipertrofia, resistenza e il segno distintivo delle alte prestazioni. 

Ma quali sono i vantaggi di questo metodo scientifico applicato al calcio e al futsal? Avendo a portata di mano le valenze fisiche degli atleti, si possono creare cicli di allenamenti cercando di lavorare fondamenti tecnico/tattici sul potenziale fisico di ciascuno garantendo così una maggiore qualità della risposta. Ognuno risponde in maniera differente agli stimoli ricevuti in allenamento e questa tecnica permette di individuare il miglior esercizio per ogni individuo per potenziare i risultati prefissati. Nello sport in generale permette: sviluppo di preparazioni atletiche; orientamento dei giovani talenti; corretto posizionamento in campo nei giochi sportivi; utilizzo dei giocatori, in termini di tempo di gioco nella partita; sviluppo di strategie adeguate nella competizione; prescrizione individualizzata di programmi di allenamento in palestra.

 

Mister Lini ci spiega come sta implementando questo metodo scientifico nei suoi allenamenti nel settore giovanile di calcio a 5: “ Utilizzo questo metodo per conoscere il massimo ogni bambino, e poi in base le loro capacità realizzo un programma di allenamento lavorando sugli aspetti tattici e tecnici  che sono fondamentali però utilizzando degli esercizi in base alle loro predisposizioni perché l’organismo possa rispondere al  meglio, e anche per migliorare i loro punti deboli perché i potenziali fisici sono connessi tra di loro. Questo metodo è utile anche anche per chi va in palestra o per svelare talenti sportivi, e anche per altri sport.

Quanto può influire nello sviluppo un lavoro così rispetto a metodologie classiche? “E’ come trovare scorciatoie, sapendo le predisposizione possiamo spingere ancora di più perché sappiamo cosa siamo più disposti a fare, è un’ottimo strumento per allenatori di qualsiasi sport, sia collettivo o individuale. Immaginiamo un giocatore o un bambino che dopo aver fatto il test scopriamo che è più portato alla agilità e coordinazione, sapendo questo creo programmi di allenamento per questo bambino o per il gruppo che abbia le stesse caratteristiche cercando di lavorare e spingere ancora di più questi potenziali fisici e aggiungendo anche la velocità, tutto perché il nostro corpo risponde meglio ai stimoli in base a quello che siamo predisposti a fare. La dermatoglifia è molto utilizzata in Brasile per gli allenamenti personalizzati in palestra (personal trainer) indirizzare in base le predisposizione i atleti in campo e le loro posizioni e compiti, in Russia da anni utilizzano per trovare talenti sportivi.”