SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sarà costretto a tornare in tribunale l’ex consigliere comunale Daniele Primavera, nonostante l’assoluzione dell’estate 2018, per la vicenda della ormai famosa pagina facebook satirica “Piunti Sindaco Cantante” che lo stesso Primavera aveva creato e che gli è costata una denuncia da parte del sindaco per diffamazione e sotituzione di persona.

Lo scorso ottobre infatti il Pubblico Ministero incaricato Cinzia Piccioni ha deciso di proporre ricorso per il secondo grado di giudizio e oggi Primavera si lascia andare a un lungo sfogo sui social. “La vicenda assume contorni ancora più pesanti di quanto non sia avvenuto finora. Non solo perché è il prolungamento di un’aggressione assurda che dura ormai da più di due anni, ma anche per il contenuto del ricorso stesso” scrive l’esponente di Rifondazione Comunista che si riferisce ad alcuni dei motivi per cui il Pm ha chiesto ha impugnato la sentenza di primo grado in appello: “Il Pm considera reato che “il Sindaco di San Benedetto viene presentato come una sorta di macchietta dedita al canto piuttosto che ad occuparsi delle vicende amministrative della propria cittadina”.

“Questo, secondo la Procura” prosegue lo sfogo “costituisce ragione di rinvio a giudizio (anzi, addirittura di appello) in sede penale. Qui la satira c’entra poco, dal momento che quanto esposto nel virgolettato non è un paradosso, ma è una banalissima opinione” scrive Primavera “che peraltro non ho mai espresso ma che, in ogni caso, mi pare comunque perfettamente legittima e anzi neppure distante dalla realtà di un Sindaco che ad ogni occasione pubblica non perde occasione di sfoggiare le sue notevoli doti canore ma che poi, interrogato sulle questioni politiche, tende a glissare”.

Infine l’ex consigliere scrive: “Non ho la stoffa dell’eroe senza paura: io di paura ne ho sempre tanta, e vi assicuro che entrare da imputato in un’aula di tribunale e sentire il Pm di turno chiedere tre mesi di reclusione per una pagina satirica del tutto inoffensiva è un’esperienza dolorosa e umiliante”.