TERAMO – Controlli, in questi giorni, da parte della Polizia nel Teramano.

Un controllo ha riguardato una struttura ricettiva del centro cittadino di Teramo: si è accertata la presenza di un cittadino di nazionalità albanese, del 1990, non regolare poiché con con permesso di soggiorno scaduto nel 2012. A suo carico un decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Frosinone nel 2014, a cui l’uomo non aveva mai ottemperato. Gli agenti della Volante hanno anche accertato che lo straniero era arrivato in Italia attraversando il territorio austriaco a mezzo treno. Per questi fatti è stato tratto in arresto per violazione della normativa specifica per gli stranieri che soggiornano in Italia.

Nella giornata del 14 novembre è stato rintracciato a Teramo un altro cittadino di nazionalità albanese, 34enne, che, come il primo arrestato, è risultato anche avere precedenti penali per reati in materia di stupefacenti e furti, oltre ad essere irregolare secondo la normativa vigente. Nel corso degli accertamenti, è emerso che era riuscito ad entrare in Italia grazie a dati anagrafici “cambiati”: è risultato in possesso di un passaporto a nome “Alberto” anziché Bertil, per cui conseguentemente non risultavano a suo carico né provvedimenti né precedenti di polizia. Grazie anche all’attività del Gabinetto di Polizia Scientifica è stato accertato che, effettivamente, l’uomo risultava con il vero nome e con a suo carico un decreto di espulsione disatteso e, ancora più grave, era destinatario anche della “Misura di Sicurezza dell’espulsione dal Territorio Nazionale”per una durata di anni 10, disposta dal Tribunale di Firenze. Alla luce di quanto accertato è stato tratto in arresto.

I due cittadini irregolari sono stati trasferiti in un centro di permanenza in attesa dell’allontanamento dall’Italia.