SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La questione del Centro Agroalimentare Piceno si incunea nella politica regionale e crea una frattura interna alla maggioranza, con il capogruppo regionale Fabio Urbinati che chiede chiarezza circa la richiesta di recesso della Regione Marche.

“Intendo andare a fondo sulla vicenda” dichiara l’esponente di Italia Viva spiegando che martedì scorso, durante il Consiglio regionale delle Marche, si è appellato “all’articolo 135 del regolamento del Consiglio perché i responsabili della vicenda non hanno ancora provveduto a rispondere” alle sue domande poste in precedenza.

“Venerdì il presidente dell’assemblea legislativa delle Marche ha inviato una nota di sollecito agli assessorati di competenza per chiedere le ragioni del ritardo nella risposta” prosegue il consigliere dichiarando la sua intenzione a lavorare “affinché venga fatta luce sulle vicende poco chiare degli ultimi anni”. Un ritardo ingiustificato che, secondo Urbinati, “ha anche rallentato la discussione della mozione” da lui posta e già all’ordine del giorno del Consiglio regionale da ormai quattro mesi”.

“Per avere la massima trasparenza intendo allargare la discussione a tutta l’assemblea legislativa regionale, presentando anche una serie di documenti richiesti che spero arrivino presto perché – ricorda il consigliere – la questione riguarda un ingente capitale pubblico che va tutelato e salvaguardato”.

“Voglio anche capire – prosegue – come mai sono stato sempre tenuto lontano dalle vicende che riguardano il Centro Agroalimentare Piceno. Ogni volta che ho cercato di comprendere quali fossero le intenzioni della Regione, non ho mai avuto la possibilità di ottenere informazioni a riguardo, o perlomeno sono stato sempre informato a cose fatte. E la mancata risposta alla mia ultima interrogazione ne è la dimostrazione”.

“Ricordo sommessamente a tutti che sono un consigliere regionale in carica. La legge mi attribuisce delle funzioni che eserciterò fino all’ultimo giorno del mio mandato. Ora basta, chi ha sbagliato paghi!” conclude Urbinati sottolineando quanto sia paradossale la situazione: “Io, consigliere regionale, faccio fatica ad ottenere informazioni dalla stessa Regione”.