ALBA ADRIATICA – Spaccata notturna al bar della stazione di Alba Adriatica, malviventi fuggono con due slot machine e pacchetti di sigarette. Il colpo è andato in scena nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 novembre quando i banditi con un Fiat Doblò hanno sfondato la saracinesca e la porta di ingresso del locale e si sono introdotti all’interno.

Una volta dentro, hanno caricato nel mezzo due slot machine e alcuni pacchetti di sigarette. Poi a bordo del furgonato sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce. Sul posto si sono portati i carabinieri del radiomobile di Alba Adriatica che hanno subito avviato l’indagine del caso.

I militari sono quindi partiti in perlustrazione e nel ferro di cavallo, problematica zona a ridosso proprio della stazione ferroviaria, hanno rinvenuto una delle due slot dalla quale i malviventi avevano prelevato la cassa con all’interno il contante.

L’attività di ricerca è proseguita anche nella mattinata di oggi ed è stata estesa anche ai comuni limitrofi di Tortoreto e Martinsicuro e, proprio nella città truentina, i carabinieri della locale stazione hanno rinvenuto il Doblò, usato per sfondare la saracinesca del bar, che è risultato essere stato rubato qualche giorno fa da una ditta di Martinsicuro. Vicino al mezzo, anche l’altra slot machine alla quale, come per l’altra ritrovata ad Alba Adriatica, era stata estratta la cassetta con i contanti.

Ancora da quantificare il bottino, che dovrebbe aggirarsi intorno a qualche centinaia di euro, mentre sono ingenti i danni al locale arrecati con la spaccata che ha praticamente distrutto la saracinesca e la porta di ingresso con la relativa vetrata dell’esercizio commerciale.

Le indagini, da parte dei carabinieri di Alba Adriatica, coordinati dal tenente colonnello, Emanuele Mazzotta, proseguono per cercare di risalire all’identità dei banditi entrati in azione e fondamentali potranno rivelarsi le telecamere a circuito chiuso presenti in tutta la zona della stazione così come quelle installate anche a Martinsicuro da dove in pratica è partito il piano dei banditi, iniziato con il furto del furgone in una ditta della città e conclusosi sempre a Martinsicuro quando il commando ha abbandonato fuggendo, con ogni probabilità, a bordo di un’auto “pulita”.