SAN BENEDETTO- Vorrei tornare su alcune questioni che hanno interessato negli ultimi tempi il nostro territorio. Dalla sanità nel Piceno ai potenziali sospetti e ai vari contenziosi  (tra Piscina, Ballarin, conflitto di interessi, cena ‘fascista’ e ultima, ma non per importanza, l’assegnazione di contributi comunali per feste e altro, che pare rasenti il monopolio)  tra la maggioranza politica del comune di San Benedetto del Tronto e chi è stato eletto per vigilarne l’operato.

Parleremo anche dell’impossibilità di avere, da chi amministra la città, risposte a nostre domande lecite che mirano a far chiarezza sull’operato della giunta Piunti.  Giunta che fino a prova contraria ha badato alla normale amministrazione e non sempre, senza che la città abbia finora fatto un passo avanti. Troppo poco dopo i proclami del 2016 in campagna elettorale. Così il sindaco lo sanno fare tutti.

A proposito di domande alle quali non sanno o non vogliono rispondere, visto che è una cosa gravissima, da oggi dedichiamo alle stesse uno spazio fisso in home page. Una specie di tormentone che ci auguriamo dia i frutti che i cittadini attendono da fin troppo tempo. Anche se Piunti & C. preferiscono un altro tipo di informazione ci auguriamo che si decidano a rispondere. Se non altro per fugare sospetti che alcuni consiglieri di minoranza e non solo hanno spesso messo in evidenza.

A conferma che noi di Riviera Oggi abbiamo da sempre fatto molto, come dovere di un giornale che tale è, per evidenziare incongruenze amministrative e altro. E tanto altro faremo per mettere al corrente la città di fatti e misfatti. Non soltanto per l’interesse dei cittadini della località capofila ma anche di tutta la riviera e della vicina collina. Parto dagli ospedali.

SANITÀ PICENA. A mio parere si è giunti alla conclusione che i dibattiti, le sfilate, una lunga serie di comunicati nei quali ognuno se la rigira come vuole. generando nella maggior parte dei lettori solo confusione (è il motivo per cui da adesso siamo costretti a spiegarli e a riunirli in un unico nostro articolo se riguardano lo stesso argomento), sono serviti a poco o niente. Da quello che vedo e sento ci si sta convincendo che la soluzione regionale iniziale non è poi così brutta come qualcuno l’ha fatta sembrare per motivi più elettorali che politici.

Ne ero convinto ma lo sono ancor di più adesso, dopo una telefonata in redazione di Claudio Maria Maffei che tutti descrivono come grande esperto in materia e senza interessi personali. Chiaramente con potenziali varianti che lo stesso Maffei illustrerà e magari indicherà alla città tramite una nostra dettagliata intervista video la prossima settimana. Sarà presente Nicola Baiocchi in qualità di presidente del Comitato “Madonna del Soccorso”.

Credo, dopo aver parlato lungamente con Maffei, che le sue spiegazioni metteranno d’accordo tutti come nell’auspicio nostro giornalistico, dei politici indifferenti all’aspetto elettorale e di tutta la cittadinanza rivierasca. Sarebbe ora.

Ho capito per esempio che le definizioni ”Primo Livello”, “Secondo livello”, “Azienda ospedaliera” sono sì importanti ma sono state trattate superficialmente negli ultimi mesi. Maffei spiegherà perché.

Poi sarà compito del sindaco Piunti in particolare, spiegare al suo  collega Fioravanti  che Ascoli non potrà continuare ad essere l’ospedale di riferimento contro la volontà di gran parte della Provincia. Alla costa ne serve uno più vicino e più completo con medici di eccellenza. Ottenerne due è praticamente impossibile come mi ha spiegato lo stesso Claudio Maria Maffei (nella foto tratta da infermieristicamente.it).