Fusco 8: Buttato nella mischia a 18 anni fa una grande partita salvando due volte il risultato nel primo tempo su Scappini e su Kargbo. Anche in occasione del gol dell’1-1 la conclusione di Brodic l’aveva presa, ma nulla ha potuto sul tap-in del centravanti perugino della Reggiana; quello Scappini che, poi, al 96′ lo metterà k.o. con una evidente carica che di regola avrebbe reso nullo il gol di Rozzio. Adesso avrà l’amaro in bocca ma a questo ragazzo va detto: Bravo!

Biondi 6: Schierato ancora una volta terzino destro, parte bene servendo a Cernigoi un pallone d’oro che poi il centravanti stamperà sulla traversa al quarto minuto. Qualche incertezza nella ripresa quando chiude un po’ in ritardo sulla testa di Scappini anch’essa  sulla traversa ed è un po’ preso in mezzo da Brodic (non tutta colpa sua però, ma principalmente di una palla persa in mezzo al campo) in occasione del pari granata.

Miceli e Di Pasquale 6,5 : Sono ormai la coppia di centrali più rodata ed affidabile e anche al Mapei Stadium danno un grande contributo alla solidità dimostrata per gran parte di gara dalla Samb.

Gemignani 6: Al rientro dopo la brutta botta alla testa di Padova gioca un primo tempo pimpante e con coraggiosa vocazione offensiva. Nella ripresa cala e nel finale si incaponisce con qualche ripartenza solitaria di troppo che rischia di far perdere palloni velenosi ai suoi.

Gelonese 6: Perde ingenuamente il pallone che andrà a produrre l’angolo dell’episodio incriminato al 96′ ma la sua partita è fatta anche di corsa al servizio della squadra e di cose buone, come il passaggio con tanto di movimento a portare via l’uomo che consente a Orlando di pennellare un po’ più indisturbato il gol del momentaneo 0-1.

Angiulli 6,5: Tanta corsa e tanta intelligenza in ogni cosa che fa per l’acquisto forse più azzeccato dell’anno: un giocatore che quasi da solo tiene in piedi l’impianto tattico rossoblu che si può permettere un Frediani mezz’ala.

Frediani 6,5: Parte molto bene e impegna Narduzzo dopo appena 2′ di gioco con un’agile giocata. Si fa vedere ancora nel corso del primo tempo e pure nella ripresa con i suoi movimenti rapidi, devastanti per una mezz’ala, il ruolo che Montero gli ha ritagliato: un po’ alla Di Maria. Cala nella ribalta offensiva nel secondo tempo ma parallelamente si corcia le maniche e inizia a correre come un mediano per aiutare i suoi, specialmente dopo il vantaggio.  (86′ Bove s.v.);

Volpicelli 7: Ottima gara per lui: scatti, appoggi, cross dal fondo, tiri da fuori, un giocatore che cresce di partita in partita e che oggi si adatta bene a scambiarsi il ruolo con Orlando. Si fa male poco prima del gol del vantaggio rossoblu, speriamo che non sia nulla di grave. (61′ Trillò 6: Dà una buona mano ai suoi con dinamismo e applicazione),

Cernigoi 6,5: Al 4′ minuto ha l’occasione di fare un gol da cineteca in un palcoscenico da Serie A ma la traversa si mette di mezzo. Gli va male e dal punto di vista offensivo, in generale, non sarà una serata fortunatissima (da ricordare una girata di testa sul fondo) ma rimane prezioso per il lavoro dietro le quinte.

Orlando 7: Un folletto che mette paura alla Reggiana nelle ripartenze rossoblu con la sua agilità mista a notevole tecnica. Il gol è da applausi come tutta la partita, giocata un po’ a destra e un po’ a sinistra, scambiandosi il ruolo con Volpicelli per non dare riferimenti alla difesa avversaria (90′ Carillo s.v.).

Montero 7: E’ un momento no per la sua Samb, alla quarta sconfitta di fila, probabilmente nessuna delle quali meritata. A Reggio Emilia gli era riuscito il capolavoro: una squadra unita, cattiva, solida e mortifera nelle ripartenze aveva annichilito la Reggiana che infatti, con i suoi uomini che si presentano in sala stampa, ammette candidamente che i rossoblu sono la squadra che più ha dato filo da torcere ai padroni di casa al Mapei. Peccato davvero per le sconsiderate decisioni arbitrali sul finale che cancellano alla sua Samb pure il mezzo sorriso di un pareggio che gli sarebbe andato comunque stretto.

Terna arbitrale Carella-Pappagallo-Niedda 3: Non gestiscono neppure male la partita ma l’episodio al 96′ è troppo grosso e l’errore troppo decisivo ed evidente per poter essere in qualche modo mitigato nei giudizi o finanche spiegato.  Anzi, sarebbe corretto parlare di “errori”, al plurale, visto che oltre alla carica sul portiere, il 2-1 è viziato pure da un fuorigioco di Scappini. Tutto sotto gli occhi di arbitro e guardalinee, eppure quest’ultimo  aveva la prospettiva migliore su quello che accade davanti a Fusco.