GROTTAMMARE – Il 30 ottobre, la scrittrice Brunilde Neroni, presenta due libri, di cui è autrice, dedicati alla figura del Mahatma. La giornata si articola in due appuntamenti: alle ore 9.30, presso la sala Kursaal, i ragazzi dell’Isc Giacomo Leopardi saranno coinvolti nell’incontro “Gandhi, per giovani pacifisti”, una mattinata che prende il titolo dall’omonimo testo, durante la quale, attraverso le parole del Mahatma saranno trattati i temi della Verità, della non violenza, del coraggio, della tolleranza, del sacrificio e della difesa della libertà.

Il secondo appuntamento è invece aperto alla cittadinanza e si svolgerà alle ore 18 presso la Sala Consiliare del Comune di Grottammare, in questa occasione Brunilde Neroni illustrerà il suo libro “Lettere all’Ashram”, una raccolta di scritti che Gandhi inviò dal carcere di Yerawada ai suoi amici negli 8 mesi di detenzione dopo la marcia del sale del marzo 1930. In 16 lettere viene presentato tutto il suo impegno e soprattutto il suo desiderio non solo di liberare l’India dalla schiavitù inglese, ma sopratutto donare ai suoi collaboratori un percorso di elevazione umana che vola oltre il tempo, anche oltre il suo assassinio avvenuto il 30 gennaio 1948.

Brunilde Neroni è nata nel 1951 a Ripatransone. Professore universitario, traduttrice e scrittrice, come italianista si è dedicata soprattutto alla poesia e alla prosa del Novecento, mentre come orientalista ha tradotto molte opere di Tagore e di altri importanti scrittori orientali. Dopo la laurea in Lettere all’Università di Padova ha frequentato un dottorato in Lingue Orientali presso lo University College di Londra. Successivamente i suoi interessi l’hanno portata a compiere studi di Sanscritistica e Lingue di derivazione Sanscrita moderna a New Delhi nel 1987. Nel 2008 è stata insignita della Ruota dell’India, la massima onorificenza indiana, come messaggera della cultura orientale in Occidente.

“Il 900 è trascorso eppure il mondo continua a bruciare” – dichiarano il Sindaco Enrico Piergallini ed il consigliere delegato alle politiche giovanili Martina Sciarroni – “tutti i giorni in televisione e negli altri media ascoltiamo le parole ambigue di demoni della guerra. Per questo ricordare il percorso di vita di un angelo della pace come Gandhi non è soltanto un tributo d’occasione è piuttosto l’indicazione di un esempio da emulare con testardaggine nel presente. L’insegnamento infatti è ancora attuale: l’aspirazione alla libertà dei popoli è un diritto che può essere raggiunto con azioni non violente”.