SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Durante la conferenza stampa dell’opposizione, sul “sistema Assenti” come descritto dal consigliere dell’Udc Domenico Pellei, abbiamo posto ai sei consiglieri (oltre Pellei, anche Tonino Capriotti, Flavia Mandrelli, Rosaria Falco, Marco Curzi, Giorgio De Vecchis) la seguente domanda:

Nel caso in cui la delibera 14 del 7 febbraio risulti viziata da conflitto di interesse e quindi di effetto nullo, cosa accadrebbe agli altri atti in cui tale delibera è stata allegata, in merito alla delibera numero 29 di giunta del 1° marzo e la delibera di Consiglio Comunale numero 14 del 23 marzo?

“Il vizio e la nullità ricadrebbero su tutti gli atti in cui la delibera viene ripresa successivamente”.

L’opposizione ha ribadito che il conflitto di interessi rappresenterebbe un reato: “Il fatto che non sia stato sanato già in Consiglio Comunale con l’annullamento delle delibere e di tutto il procedimento, significa che il reato sta producendo i suoi effetti e si rischia di essere reiterato”. A questo punto, hanno detto i consiglieri, “vengono coinvolti anche i dirigenti e i responsabili amministrativi del procedimento, che avevano già il compito di rilevare il conflitto di interessi ma che adesso devono annullarne gli effetti per non essere corresponsabili”.