Ospedale di 2° livello. Con stupore ma anche con piacere, leggendo l’ultima nota del presidente del comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”, ho conosciuto l’ultimo motivo per cui Nicola Baiocchi, avrebbe spinto e suggerito la proposta di costruire un ospedale unico a Pagliare di secondo livello. “Avremmo tutti i requisiti per avere un ospedale unico a Pagliare di secondo livello, non di primo“, ha scritto.

Non posso che battergli le mani se la vera motivazione della manifestazione (uscita oggi a sorpresa) è diventata questa ma con un piccolo-grande distinguo, quello di non cadere ancora una volta nel problema della localizzazione. Insomma una domanda, la nona dopo le mie otto precedenti, che mi era sfuggita. Anche perché, tranne che dal dottor Francesco Bruni (Pd) nell’incontro tenutosi presso una sala della chiesa San Filippo Neri, non l’avevo letta prima (correggetemi se sbaglio) tra le opzioni di “Salviamo il Madonna del Soccorso”. Ripeto una definizione “Salviamo” sbagliata che ha creato confusione e interpretazioni diverse e ingannevoli tra i cittadini.

Ho citato il dottor Francesco Bruni perché la proposta è sua, ma anche perché disse giustamente che la localizzazione e quindi la richiesta di un ospedale di secondo livello era doverosa ma anche che doveva costruirsi a Cupra Marittima. Come appare più giusto e più baricentrico visto che comprenderebbe un territorio più vasto, rafforzando i numeri citati nella nota del Dr. Baiocchi.

Proporlo a Pagliare, oltretutto, scatenerebbe le giuste ire di Fermo provincia che, aumentando la confusione, potrebbe chiederne e pretenderne (assurdo per assurdo) un altro a Porto San Giorgio, per esempio.

Prendendo per buoni i numeri di Baiocchi, diamo un senso ben preciso alla protesta che, a questo punto, appare legittima. La chiamerei “Vogliamo un ospedale di secondo livello nelle Marche Sud“. In alternativa a quanto già hanno in abbondanza le Marche Nord.