SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Nicola Baiocchi, presidente del Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”, in risposta a Roberto Giobbi, segretario del circolo centro del Pd. Qui l’originale nota di Giobbi in cui il dem parlava della necessità di una struttura unica d’eccellenza nel Piceno.
“È con profondo stupore che ho appreso dalla stampa locale le dichiarazioni del segretario del Circolo Centro del PD il quale accusa il Comitato, da me rappresentato, di fare «tanta propaganda, disinformazione e strumentalizzazione politica».
Ora se fare propaganda, come indica il termine, significa influire sull’opinione pubblica ebbene sì, il Comitato fa propaganda: ma con i dati, le delibere e le leggi dello Stato. Più correttamente, fa opera di informazione, evitando le dichiarazioni di principio prive di riscontri oggettivi.
Che facciamo disinformazione costituisce una accusa non supportata da alcuna argomentazione in grado di contestare, smentire o inficiare i dati che il Comitato, a differenza dei suoi detrattori, mostra ad ogni occasione, per di più forniti sempre di precisi riferimenti normativi e documentali.
Ad esempio, ho ripetuto anche sabato pomeriggio che il nuovo ospedale di eccellenza, di cui ancora non si conosce alcuna specifica tecnica, disporrà di quattro reparti in meno di quelli attualmente esistenti: Ematologia, Nefrologia, Pneumologia, Geriatria. Così come affermato da Ceriscioli il 1 agosto 2018. Se tale dato è errato chiedo al Circolo PD Centro di smentirmi con dati diversi.
Ho ricordato che, a detta del Governatore, il nuovo ospedale di Pagliare avrà 487 posti letto per acuti, quando attualmente i posti letto per acuti di Ascoli e SBT sono 483 (i cui 43 mancanti all’appello). Quindi è evidente che non resterà neanche un posto letto per i fantomatici due ospedali che dovrebbero rimanere aperti. Se questo dato non è vero ci smentiscano i detrattori.
Abbiamo evidenziato che se si costruisse il nuovo ospedale unico a Pagliare, il Pronto Soccorso avrebbe più di 70.000 accessi (già nel 2018 AP e SBT insieme hanno superato questo valore). Per il DM n. 70/2015 il DEA di secondo livello deve avere più di 70.000 accessi, e non 80.000 come è stato detto venerdì mattina ad Ascoli. Il bacino di utenza di AV5+AV4+AV3 supera di molto i 600.000 abitanti previsti dalla norma, come hanno affermato i consiglieri regionali di Macerata, facendo approvare il 14 gennaio 2019 una mozione in consiglio regionale. Avremmo tutti i requisiti per avere un ospedale unico a Pagliare di secondo livello, non di primo. Chiedo se queste affermazioni siano false o se possano essere smentite con altri dati e fonti ufficiali, come facciamo noi. E vorrei sapere se il PD lo vorrebbe un ospedale di secondo livello… E perché il Circolo PD Centro non si sia mai espresso su questo punto fondamentale, ovvero se ci sia qualche motivo particolare per cui non si deve parlare di questa possibilità.
Ci si accusa di strumentalizzazione politica. Strumentalizzare significa “Servirsi di una situazione, esclusivamente come mezzo per conseguire un proprio particolare fine, non dichiarato ed estraneo al carattere intrinseco di ciò di cui ci si serve”. Ho sempre ripetuto che il Comitato dialoga con tutti, dall’estrema destra all’estrema sinistra. Quindi potremmo farlo senza alcun problema anche con i membri del Circolo Centro, ma sulla base di dati, delibere e leggi. Poi se i fatti da noi affermati si rivelassero veri, allora dovremmo confrontarci seriamente, lasciando fuori dal discorso, o comunque all’ultimo posto in ordine di importanza, le posizioni partitiche, perché la sofferenza umana è un problema serio e non deve prestarsi a compromessi politici.
Il sottoscritto afferma, prima come medico e poi come Presidente del Comitato, che i tre nuovi ospedali, di Pesaro, Macerata e Pagliare, costituiscono una mostruosa speculazione edilizia, un vergognoso affare commerciale che porterà via dalle casse della Regione fino a due miliardi e mezzo in 25 anni. Già solo con i soldi dei canoni di affitto ai privati si potrebbero assumere a tempo indeterminato 50 medici e più di 150 infermieri per ogni area vasta. E proprio sabato scorso il Direttore Milani ha affermato che nell’AV5 “c’è una grave carenza di personale”: che sicuramente non sfavorisce il privato. Ci smentiscano PER FAVORE. E spiegateci anche, ad esempio, perché l’ospedale di Fermo si sta costruendo senza project financing ma con un contributo dello stato; perché non si possa ricorrere alla Cassa Depositi e Prestiti, che potrebbe chiedere al massimo un interesse del 10% l’anno; e che cosa vorrebbe fare Ceriscioli che ha la delega alla Sanità, quindi è l’assessore competente. Se voglia una sanità basata su criteri di uguaglianza in tutto il territorio regionale, oppure se preferisca continuare a favorire i suoi bacini elettorali. Siamo pronti a dialogare anche con lui, ma con in mano le dichiarazioni e i dati, riguardanti tutta la Regione, che lui stesso ha firmato e pubblicato.
In attesa di poter dialogare, e abbiamo lanciato tanti inviti negli ultimi mesi, vorremmo ricordare un’affermazione pubblica fatta il 26 agosto scorso dalla dirigenza dell’AV5: “Nel Piceno arriveranno sei medici per le Cardiologie di Ascoli e San Benedetto”. Non abbiamo visto nessuno. Quando arriveranno? Poiché che c’è una lista regionale (parole del Direttore), ora capite bene perché chiediamo cosa vuol fare Ceriscioli”.
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