SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una lunga nota del Gruppo Sanità del Partito Democratico, circolo Centro di San Benedetto.
Di fronte a tanta propaganda, disinformazione e strumentalizzazione politica, sentiamo la necessità e il dovere di intervenire. Il gruppo ribadisce la necessità della realizzazione del nuovo ospedale del Piceno.
Tutte le polemiche sollevate da altre forze politiche e comitati vari, sono frutto di propaganda, demagogia e campanilismo.
Ci chiediamo come mai gli attuali detrattori del progetto (compresi i Sindaci di Ascoli e San Benedetto, oltre all’ex Sindaco di Ascoli), si siano svegliati solo dopo che la Regione ha dato delle indicazioni sulla località. Il tema era oggetto di dibattito pubblico da almeno tre anni.
Una nuova struttura che dovrà contenere la maggior parte delle funzioni ospedaliere è una necessità tecnico-scientifica per affrontare con successo le patologie più gravi da trattare in ambito ospedaliero.
La medicina moderna consente di trattare con successo molte patologie gravi (ad esempio molti tumori, patologia vascolari, politraumi ecc.), solo con un approccio multidisciplinare, multi specialistico e multi tecnologico. E’ evidente pertanto che ciò è possibile solo se gli specialisti, i servizi e le tecnologie sono presenti in un unico plesso. Questo aspetto sarà sempre più sentito col progredire della scienza e delle moderne tecnologie
Per questi motivi la maggior parte dei dirigenti medici ed operatori sanitari ospedalieri ritengono utile ed urgente arrivare al più presto al nuovo ospedale.
Lavorare su più strutture con specialità e tecnologie presenti in parte su un plesso ed in parte nell’altro, oltre ad essere dispersivo, diventa sempre di più impraticabile, dispendioso, e pericoloso per gli utenti stessi.
Attualmente si assiste al pendolarismo giornaliero di pazienti, anche in condizioni gravi, che vengono portati da un ospedale ad un altro in ambulanza per indagini, procedure diagnostiche o operative, con notevole disagio e rischio dei pazienti stessi, oltre ai costi e spreco di personale medico ed infermieristico altamente qualificato.
Col nuovo ospedale, il trasferimento del paziente in altra struttura per indagini o procedure specialistiche, dovrà rappresentare un evento eccezionale.
Un nuovo ospedale con le caratteristiche che abbiamo descritto, inoltre sarebbe appetibile a professionisti affermati. La garanzia di lavorare in ambiente qualificato attirerebbe questi professionisti e sarebbero incentivati a rimanere.
Questi professionisti oltre a portare le loro competenze ed esperienze, creerebbero le condizioni per formare e far fare esperienza giovani medici ed operatori sanitari in genere. Non dimentichiamo che gli ospedali oltre ad essere luoghi di diagnosi e cura delle malattie, rappresentano da sempre luoghi di formazione permanente di operatori sanitari, in particolare giovani medici.
Stiamo assistendo proprio negli ultimi tempi ad una fuga di professionisti che preferiscono trasferirsi in altri ospedali più grandi che possono garantire le condizioni di cui abbiamo parlato.
Gli attuali ospedali di Ascoli e San Benedetto, rimarranno (nessuno ha mai detto di chiuderli) avranno funzioni sanitarie territoriali importantissime e rappresenteranno un presidio prezioso per la medicina extra ospedaliera al servizio delle comunità. Le funzioni e le attività che dovranno rimanere negli attuali plessi, saranno oggetto di discussione da parte degli operatori sulla base di valutazioni tecnico scientifiche e linee guida internazionali, e delle forze politiche e sociali che sapranno rappresentare il territorio.
Riteniamo inoltre che da oggi all’entrata in funzione del nuovo ospedale, i due plessi debbano essere pienamente operativi i tutte le proprie funzioni. Affrontare le criticità nei servizi che per effetto dell’area vasta sono stati depotenziati, provvedere rapidamente alla nomina dei dirigenti di reparti che ne sono sprovvisti. La preoccupazione dei cittadini che nell’attesa del nuovo ospedale vi sia un depauperamento dei servizi è del tutto fondata e noi saremo vigili affinché ciò non accada.
Per queste ragioni invitiamo la Regione ad accelerare l’iter per la realizzazione del nuovo ospedale. L’ obbiettivo è avere una struttura moderna, dimensionata per un numero di posti letto adeguato, e prevedere spazi per tutti i servizi di primo livello. Gli attuali ospedali sono stati progettati 50/60 anni fa, dobbiamo pensare alla medicina del futuro.
Abbiamo l’obbligo di informare bene i nostri concittadini.
Qualora non si realizzasse questo progetto, tra pochi anni, nelle Marche si avrebbe il seguente scenario:
Tutte la aree vaste (provincie) avrebbero un nuovo ospedale (Pesaro, Macerata e Fermo) tranne Ascoli Piceno.
La mancata realizzazione del nuovo Ospedale (ovunque venga realizzato) sarà un grosso danno a tutta la comunità picena.
Per quanto riguarda l’azione del comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” (nome assai suggestivo), pur evidenziando alcune distorsioni ed errori nella gestione dell’area vasta degli ultimi 10/15 anni, ci sembra siano impegnati soprattutto ad inseguire la polemica campanilistica con Ascoli approfittando della buona fede dei cittadini.
Ovviamente questa competizione assurda non porterà nulla di buono per i cittadini. Se non si realizzerà il nuovo ospedale, inevitabilmente ci sarà un graduale accentramento dei servizi nell’ospedale di Mazzoni, e sarà una sconfitta anche per i cittadini di Ascoli.
In fondo i Sindaci di Ascoli (attuale e precedente) lo hanno sempre detto e ribadito nell’ultima campagna elettorale. L’ospedale di Ascoli non si tocca, anzi dovrà essere potenziato. L’ospedale unico del Piceno c’è ed è il Mazzoni di Ascoli.
Infatti ad Ascoli non nasce nessun comitato a difesa del Mazzoni, perché è sufficiente quello di San Benedetto per raggiungere l’obiettivo.
Se il comitato è convinto che la proposta “Ospedale di primo livello sulla costa ed Ospedale di base ad Ascoli”, scritta peraltro nella mozione del consiglio comunale sia realistica e realizzabile, deve fare una cosa molto semplice.
Sollecitare il Sindaco Piunti a sottoscrivere insieme al Sindaco di Ascoli Fioravanti un documento di poche righe dove si propone questa soluzione “Ospedale di primo livello sulla costa ed Ospedale di base ad Ascoli”. Spiegando bene cosa significa ospedale di base ed ospedale di primo livello.
Se ciò non avviene significa che si sta facendo propaganda sulla pelle dei cittadini
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