SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una nota di Rifondazione Comunista in merito alle ultime vicende della Piscina Comunale di San Benedetto.
Apprendiamo con favore la notizia della pubblicazione dell’ordinanza del Tar con il quale viene autorizzata la sospensiva al bando che faceva seguito al project financing che l’amministrazione comunale ha voluto adoperare per riqualificare la piscina comunale “Primo Gregori”.
Anche a seguito della suddetta il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Andrea Assenti continua a rivendicare la scelta fatta e accusa le società sportive di voler bloccare l’attività amministrativa. Al contrario noi riteniamo che la sospensiva, sebbene non dia (per ora) ragione al comitato e alle società che fruiscono dell’impianto, sottolinei l’avventatezza e la spregiudicatezza con la quale l’assessore gestisce gli affari comunali.
Il buon senso vorrebbe che quando un qualsiasi provvedimento amministrativo è sotto giudizio di un organo giurisdizionale non si prosegua rendendolo esecutivo, poiché un eventuale suo annullamento potrebbe danneggiare l’ente. E questo a maggior ragione se si considera come l’avvocato che rappresenta il comune avesse già preso l’impegno di non proseguire l’iter amministrativo di fronte al Tar.
Pensiamo inoltre che l’attuale amministrazione comunale stia gestendo in maniera pessima l’impianto natatorio stesso: a farne le spese sono gli interessi degli utenti, che usufruiscono di una piscina insufficiente e parzialmente inutilizzabile, e delle società che storicamente in esso operano, le quali lavorano in un clima di pesante incertezza sul loro futuro.
Riteniamo quindi che il comportamento dell’assessore Assenti sia stato grave e contrario all’interesse pubblico, a dimostrazione di come l’amministrazione si stia muovendo in maniera dannosa anche nelle poche iniziative prese negli ultimi 3 anni e di quanto sia importante la battaglia affinché la gestione della piscina comunale rimanga pubblica e non venga resa oggetto di goffi tentativi di privatizzazione.