SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il consiglio comunale di martedì prossimo (22 ottobre) sarà chiamato a dare semaforo verde alla variante urbanistica che porterà nuove palazzine residenziali nel quartiere Sentina, precisamente nell’area Ex Remer di via del Cacciatore dove sorgeranno nuove abitazioni per un totale di circa 19 mila metri cubi col Comune che incasserà esattamente 3 milioni e 93 mila euro dalla ditta Saxa, che ha il progetto in mano, in termini di contributi sul plusvalore. Ma in commissione pianificazione territoriale, che va in scena nel pomeriggio del 17 ottobre, l’opposizione fa notare che la riserva per l’edilizia sociale originariamente prevista dal progetto, parte del piano casa varato all’epoca di Gaspari nel 2012, potrebbe essere notevolmente diminuita.

Procediamo per gradi. L’intervento su via del Cacciatore (“che va comunque a bonificare un’area inquinata dall’amianto” dice durante i lavori il presidente del quartiere Marco Alessandrini) è parte di una serie di dieci interventi simili varati dal consiglio comunale con una delibera del 2012: il cosiddetto “piano casa” che prevedeva la costruzione di edifici residenziali (un altro progetto del genere è “Nidis” in zona stadio) col Comune che in cambio avrebbe avuto una parte di quegli edifici da riservare a edilizia popolare per affrontare l’emergenza abitativa dei meno abbienti e, nel caso dell’area Ex Remer, si trattava di 1918 metri quadrati di appartamenti (circa una ventina) che sarebbero stati destinati a edilizia sociale di proprietà.

La commissione del 17 ottobre

Nel frattempo, però, sono intervenute alcune modifiche e la Saxa ha potuto optare per la monetizzazione offrendo a Viale De Gasperi, al posto della “fetta” di appartamenti per l’edilizia sociale, solo cash: 3 milioni e 93 mila euro in contribuiti che, parola del sindaco Piunti, verranno così spesi:  “93 mila euro per riqualificare Piazza Ancona in centro, 400 mila euro per Piazza Montebello, 500 mila euro per il Ballarin, 400 mila euro per riqualificare le pinete del centro, 700 mila euro da spendere in opere di riqualificazione urbana nel quartire Sentina e 1 milione da spendere proprio in housing sociale”.

A questo punto però si inalbera buona parte dell’opposizione a cui quel milione di euro destinato all’edilizia sociale annunciato dal sindaco sembra una cifra più bassa rispetto al valore dei 1918 mq di appartamenti previsti dalla soluzione originale. “Non è un piano casa,  è un piano cassa” grida Giorgio De Vecchis. “Con un milione di euro potrete comprare meno appartamenti rispetto a quelli previsti dalla soluzione originale, al massimo finirete col farci le manutenzioni delle case famiglia”. Dello stesso avviso Flavia Mandrelli: “Prima erano previsti 20 appartamenti, adesso forse con un milione ne prendiamo 4. Perché non si usano tutti e tre i milioni per l’housing sociale?”.

Piccata la risposta del sindaco: “Un milione per l’housing sociale mi sembra una cifra importante, qui mi sembra che l’opposizione debba sempre essere contraria a prescindere”.