SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Ancora un attacco, l’ennesimo, alla pediatria di San Benedetto del Tronto. E ancora una volta troviamo la firma del Direttore Sanitario dott.ssa Diana Sansoni. Ricordate il caso dell’UTIC con il medico che doveva restare a casa in reperibilità (contro le prescrizioni di legge) perché mancavano i medici per completare i turni? Medici stranamente trovati dopo poche ore dalla denuncia ai giornali da parte del Comitato”. A parlare è la consigliera comunale e membro del comitato per l’Ospedale Rosaria Falco che parla del rischio chiusura della Piediatria di Ascoli per le poche nascite e ricoveri.

Scrive Falco:

“In data 27 settembre la dottoressa Sansoni ha firmato un documento sulla “Organizzazione dell’attività di ricovero ed operatoria Orl a San Benedetto”. In questo documento si legge che “i bambini che necessitino di intervento ORL saranno ricoverati in ambiente pediatrico”, sottraendo quindi posti letto dedicati ai ricoveri pediatrici. Ed ottenendo un risultato secondario molto più importante: con i posti della pediatria già occupati quasi al 100% tutti i giorni, dovranno necessariamente essere trasportati ad Ascoli i casi pediatrici che non troveranno più posto, in quanto occupati dagli operati di otorinolaringoiatria. In tal modo si vuol forse cercare di aumentare i ricoveri di Ascoli, che magari sarà salva dalla chiusura, e magari, anche se appare davvero arduo dati i numeri attuali, addirittura superare San Benedetto. In tal caso appare chiaro quale sarà il reparto pediatrico che verrebbe chiuso.

Ricordiamo che la stessa dottoressa Sansoni, il 7 marzo di quest’anno, affermava che a San Benedetto mancano 39 (in realtà 43) posti letto per acuti, sospesi a causa delle ristrutturazioni interne: tali posti letto, terminati i lavori da molto tempo, non sono mai stati ripristinati, né abbiamo ricevuto alcuna risposta sulla loro collocazione e restituzione ai nostri reparti. Riteniamo quindi che rientri nei nostri diritti pretendere il ripristino di un congruo numero di letti in pediatria per non limitare in alcun modo la capacità di ricovero del reparto. In definitiva la Pediatria non deve essere toccata.

Che la richiesta del Comitato sia corretta e dovuta lo si capisce da quanto scrive la stessa Sansoni a proposito della Chirurgia. Nel documento del 7 marzo, i posti letto in Chirurgia sono 20  mentre nel documento del 27 settembre sono diventati 26. Sono stati aumentati, dunque i posti letto dell’ospedale si possono aumentare, ma manca la stessa tutela per la pediatria, a meno che l’aumento in un reparto non debba corrispondere alla diminuzione in un altro”.