SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa che arriva dal consiglio di amministrazione del Centro Agroalimentare Piceno.

“Finalmente qualcuno si sveglia e si preoccupa del buco di oltre 3 milioni che le precedenti amministrazioni hanno prodotto nelle casse del Caap Spa. L’attuale Cda (insediatosi a settembre 2017) già nel bilancio 2017 aveva espresso perplessità sui bilanci precedenti e sui costi delle passate gestioni. Successivamente in occasione dell’incontro tenutosi in data 24 gennaio tra il CdA e la Commissione Bilancio del Comune di San Benedetto Del Tronto, a specifica domanda, il CdA aveva espresso ai presenti qualche dubbio sulle passate gestioni del Caap.

Ad oggi non ci risulta che qualcuno si sia mosso per verificare le azioni delle precedenti amministrazioni. Vista l’inerzia generale il CdA ha ritenuto opportuno di dover agire in prima persona tanto che nel Consiglio di amministrazione del 27 agosto scorso il CdA ha deliberato “di dare mandato all’Amministratore delegato al fine di individuare, con le modalità sopra descritte, i professionisti da incaricare che possano assolvere il mandato sopra descritto (verificare le cause che hanno prodotto le ingenti perdite di esercizio del Caap nel corso degli anni, le eventuali responsabilità di Amministratori e di Organi di Controllo, anche al fine di esperire possibili azioni di responsabilità civili, penali e risarcitorie)”. Il CdA, i Soci e tutti coloro che hanno a cuore il Caap sono felici dell’azione della Regione, pur se tardiva ed arrivata “seconda”. Noi amministratori siamo a completa disposizione e supporto, per scoprire e mettere in luce tutte le eventuali malefatte.

DEPAUPERAMENTO VALORE QUOTE. Facciamo presente che la Regione Marche è stata sempre presente alle assemblee dei Soci del Caap ed ha sempre votato favorevolmente tutti i bilanci, dalla costituzione fino a quello dell’anno 2017. Inoltre, oltre al controllo proprio che poteva esercitare, ha sempre espresso un proprio rappresentante nei vari consigli di amministrazione e uno o più membri dell’organo di controllo che negli anni si sono succeduti. Ci sorprende che durante tutto questo periodo né tramite i propri rappresentanti né tramite la propria partecipazione diretta alle decisioni sul Centro Agroalimentare Piceno, solo oggi la Regione si accorga di ciò che è stato fatto, curiosamente proprio nel momento in cui il Caap è pronto finalmente a risollevare la testa senza aiuto alcuno da parte dei soci pubblici ma solo utilizzando mezzi propri ed un’attenta e virtuosa gestione.

VENDITA DELLE QUOTE. Non corrisponde a verità quanto affermato dal Socio Regione relativamente alla presunta impossibilità di vendita autonoma delle quote, difatti in nessun articolo del Codice Civile si rileva un quantitativo minimo necessario per poter procedere alla vendita. Chiunque abbia un minimo di conoscenza di tale materia, è consapevole dell’enorme errore commesso e dichiarato nel comunicato stampa di riferimento della delibera di Giunta regionale.

La Regione poteva e può pienamente esercitare il proprio diritto alla vendita delle azioni del Caap tanto che a conferma di ciò, in data 23 marzo 2016 con decreto del Dirigente 57/BRT ha proceduto alla emissione di un bando pubblico che prevedeva proprio la vendita delle quote del Caap. Si ricorda inoltre, che nell’assemblea del 29 giugno 2017 il Socio Regione Marche e gli altri Soci pubblici avevano convenuto di istituire un tavolo comune per accordarsi sulle modalità di vendita delle quote; tale intendimento è stato completamento disatteso. Sempre al riguardo e come anche dalla stampa più volte pubblicato, sono pervenute negli anni manifestazioni d’interesse all’acquisto da parte di terzi, ai quali, evidentemente, la Regione non ha dato alcun seguito.

RECESSO. Altra menzogna della Regione Marche è affermare di aver comunicato il recesso delle quote del Caap Spa sin dal 2012. Le comunicazioni pervenute al Caap in ordine cronologico sono:

– quella del 9 agosto 2016 del Segretario Regionale dottor Fabrizio Costa poi annullata in data 12 dicembre 2016 con comunicazione opposta alla precedente, sempre dallo stesso Segretario Regionale. A tal proposito, relativamente alle volontà della Regione si riporta stralcio del verbale dell’Assemblea dei Soci dell’intervento del Vicepresidente Anna Casini avvenuto in data 29 giugno 2017: ”….omissis…”La Vice Presidente Casini per conto della Regione Marche ha dichiarato che la Regione è Partner del progetto indicato,”….omissis…” ed è un fatto che l’enogastronomia insieme alla cultura e al turismo sono per le Marche un’opportunità di crescita irrinunciabile. Inoltre, ha aggiunto la vicepresidente Anna Casini, illustra le prospettive di finanziamenti del Territorio Marchigiano e Piceno in particolare, grazie anche alle misure del PSR-Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, in quanto sono previsti circa 538 milioni di euro a disposizione dell’agricoltura e i primi bandi sono già aperti. Inoltre vengono ricordati diversi altri finanziamenti destinati al Territorio per il suo rilancio ed il suo sviluppo, anche agro-alimentare. L’auspicio è di utilizzare al meglio queste risorse per continuare a garantire la qualità dei nostri prodotti, la produzione biologica, gli investimenti per l’innovazione delle imprese e il ricambio generazionale, la promozione e l’agriturismo. Quindi, nello specifico, la Regione Marche è ben disposta ad aiutare la partecipata Centro Agro-Alimentare e farà la sua parte per la riuscita del progetto di sviluppo del Centro e della sua mission, anche nell’ottica del rilancio dell’economia agro-alimentare, compreso un aiuto alle aziende delle zone colpite dai Sismi di agosto e ottobre 2016 e di gennaio 2017, fermo 3 restando il rispetto delle peculiarità istituzionali assegnate agli Enti già preposti a determinate funzioni, quali la Regione Marche stessa, le Camere di Commercio, ed altri, e comunque in sinergia con altri Enti e Organismi territoriali preposti, valorizzando le funzioni del Caap come Partecipata e Soggetto sinergico ed operativo di supporto, per l’attuazione delle politiche istituzionali emanate dagli Enti Pubblici.”….omissis…..” Relativamente ai rapporti con la Regione Marche, il CdA precisa che la VicePresidente Anna Casini è stata innumerevoli volte contattata al fine di avere un incontro sul futuro del Caap, ma mai abbiamo avuto risposta. (si allega mail) Ad ogni modo, siamo ancora a disposizione della Regione.

LIQUIDAZIONE QUOTA Infine, in relazione alla volontà del Socio Regione Marche di vedersi liquidata la propria quota, si precisa che solo in data 14 maggio scorso è stata comunicata verbalmente una dichiarazione, resa in Assemblea dei Soci dal dirigente vicario del Servizio Politiche Agroalimentari, dottor Roberto Luciani, delegato del Presidente Ceriscioli. A nostro avviso, mai tale volontà è stata comunicata nelle forme e nei modi previsti dalla legge. A tale proposito il CdA precisa di aver dato seguito a tale richiesta e ai sensi del articolo 2437 ter ha provveduto alla valutazione del valore delle azioni del Caap (euro 5.660) e quindi è su tale base, e non su altre, che i soci pubblici dovranno valutare le possibili opzioni di vendita. Questo CdA, a totale tutela del bene pubblico sin dal giorno del suo insediamento, si dissocia da tutti quanti vogliano mettere in atto tentativi di bieca speculazione mediante notizie non corrispondenti al vero che non portano beneficio né al Caap, né ai soci ma soprattutto potrebbero nuocere alla intera collettività ed alla ripresa di una sana economia locale.

PRECISAZIONI SU PARERE DEL COLLEGIO AL BILANCIO Siamo spiacenti che parte della stampa si faccia fuorviare da notizie non rispondenti a verità e, riguardo ad una nostra presunta volontà di variare il bilancio, rispondiamo che tale affermazione non corrisponde al vero anzi sosteniamo pienamente il nostro operato ed il bilancio al 31 dicembre 2018 che non verrà riconsiderato ma, contro le tesi di una parte del Collegio abbiamo portato copiosa e inoppugnabile documentazione; ci auguriamo sia il Collegio a fare un nuova valutazione sul parere precedentemente espresso. Anche se riceviamo pressioni interne, pressioni da parte di alcuni soci, da parte di certa stampa contraria, ogni giorno riceviamo numerosi calorosi attestati di stima ed inviti a continuare sul lavoro e la strada intrapresa; questo è di stimolo per noi e ci impone di contrastare manovre che non siano nel verso della conservazione di una struttura di vitale e strategica importanza per il territorio e per la rinascita.