SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota stampa firmata dai segretari cittadini di Pd (Edward Alfonsi), Umberto Pasquali (Psi), Vincenzo Amato (63074), Massimiliano Castagna (Lista civica per Castagna sindaco), Fabio Bagalini (Centristi per l’Europa), Paolo Canducci (Verdi), Fabrizio Capriotti (Udc).

 

Esprimiamo la più totale condivisione degli obiettivi relativamente all’azione del Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso, che è stato in grado, insieme all’impegno trasversale di singoli esponenti politici, operatori sanitari, professionisti e comuni cittadini, di portare alla luce tutte le problematiche e le molteplici criticità degli ultimi 20 anni del sistema sanitario nel nostro territorio.

Senza cedere in tentativi di strumentalizzazione politica, condividiamo la difesa dei diritti dei pazienti-cittadini ed anche delle istanze degli operatori sanitari. Il Comitato ha avuto il merito di promuovere come centrale il tema della sanità pubblica nel Piceno come uno degli argomenti principali della politica.

La sanità pubblica nel Piceno merita maggiore tutela rispetto ad una tendenziale “discriminazione nei fatti “ avvenuta negli ultimi 15 anni ed in tale ambito l’ospedale di San Benedetto del Tronto, sia per la sua storia, sia per i numeri che sviluppa, sia per la posizione territoriale, merita un rispetto ed immediato ripristino di quanto negli anni tolto in termini di funzionalità, risorse e reparti, ma anche di rimanere un punto di riferimento per l’intera riviera ed anche del vicino Abruzzo.

Aderiamo quindi con convinzione alla manifestazione indetta ed organizzata dal Comitato, in stretta collaborazione con i comitati di quartiere della città di San Benedetto del Tronto, per il 19 ottobre dalle ore
16, a difesa del Madonna del Soccorso e contro l’ipotesi non condivisa dal territorio dell’ospedale unico, per il diritto riconosciuto alla Riviera, anche dal decreto Balduzzi, a vedersi riconoscere un ospedale di primo livello e contro ogni decisione basata solo su prese di posizione ed interessi puramente politici, a discapito dei cittadini costieri abruzzesi e marchigiani.

Invitiamo quindi tutti i cittadini, appartenenti o meno agli schieramenti partitici a non far mancare, in tale occasione, la propria presenza alla manifestazione che è e sarà protesta libera e civile ma decisa e ferma
nella volontà di essere ascoltati.