SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sempre più ingarbugliata la questione project piscina. Le società di nuoto Cogese e Pool, impegnate da quasi due anni in una battaglia legale contro il Comune per impedire il progetto di riqualificazione (che secondo loro ha una serie di criticità, anche urbanistiche), hanno presentato al Tar di Ancona una richiesta di sospensiva della delibera del consiglio comunale che a fine 2017, dopo un lungo scontro durato mesi con l’opposizione, dava l’ok all’intero procedimento, approvato dall’amministrazione a colpi di maggioranza.

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La richiesta cautelare sarà vagliata dal Tribunale di Ancona il prossimo 16 ottobre. All’inizio dell’iter legale intrapreso dalle due società di nuoto, l’opzione sospensiva era tramontata visto che tra le parti, in camera di consiglio, si era pervenuti a un’intesa verbale, che prevedeva che il Tar si sarebbe espresso in tempi brevi, per cui il comune non avrebbe pubblicato il bando fino a completa risoluzione della controversia e, da par loro, Fabio Eleuteri & Co ( i ricorrenti) non avrebbero chiesto di fermare tutto con un’azione cautelare. In realtà però niente è stato sancito in completezza visto che solo 2 punti su 3 del ricorso di Cogese e Pool sono stati decisi dal tribunale amministrativo di Ancona con sentenza parziale nell’estate 2018 a seguito della quale il Tar ha chiesto un supplemento di istruttoria che lo porterà a esprimersi sugli aspetti urbanistici del progetto, gli unici rimasti da decidere,  solo a primavera prossima.

Il Comune però, lo scorso agosto, ha deciso di pubblicare comunque il bando, scommettendo evidentemente sull’esito positivo dell’intera battaglia. Da qualche giorno, però, la scadenza della procedura di evidenza pubblica, che era prevista per il 7 ottobre è stata prorogata con una nota del 30 settembre con la quale Viale De Gasperi ha rimandato l’apertura delle buste al 28 ottobre. A questo punto una eventuale pronuncia favorevole alle società di nuoto, che potrebbe avvenire 12 giorni prima, potrebbe bloccare tutto.

Ricordiamo che il bando è europeo e quindi aperto a una vasta scala di operatori economici ma i proponenti originali del progetto per la piscina comunale avranno un diritto di prelazione che gli consentirà di aggiudicarsi i lavori pareggiando l’eventuale migliore offerta di un altro soggetto in sede di apertura delle buste. Il proponente del progetto è, lo ricordiamo, un’associazione temporanea di imprese capeggiata dalla ditta di costruzioni Beani Annibale Srl ma che vede partecipare anche le società Nuovo Mondo Aquatico e Sport Smile che fanno capo ad Attilio Garbati (che gestisce anche Grottammare Piscine), da un’altra ditta di costruzioni, la Caioni, e dalla Mida Srl dell’ingegnere Marco Sciarra che è anche progettista del project assieme a Sergio Ciampolillo, altro professionista che fra le altre cose è socio di Sciarra in un’altra società, la Cube Srl che a dicembre 2018 ha acquistato per 1,5 milioni la ex Scuola Curzi dal Comune in tandem con l’impreditore Vincenzo Lupi.

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