SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Emanuele Palma, nato a San Benedetto, è stato arrestato 3 giorni fa dall’Fbi a Detroit, nel Michigan. L’ingegnere, che è stato successivamente rilasciato dietro pagamento di una cauzione da 10 mila dollari, risulta essere indagato da inizio settembre e l’accusa è di aver violato il Clean Air Act, una legge federale degli Stati Uniti progettata per controllare l’inquinamento atmosferico a livello nazionale,  e di aver rilasciato dichiarazioni false sui sistemi usati da Fca sulle auto diesel prodotte dal gruppo negli Stati Uniti.

Palma, 40 anni sambenedettese di origine come detto, dopo essersi laureato a Bologna aveva lavorato per la Vm Motori (sempre Gruppo Fca) di Cento, in provincia di Ferrara e da qualche anno risiedeva in Usa dove insieme ad altri ingegneri della compagnia era partito per portare in America il know-how della Vm nella costruzione dei motori a gasolio da 3 litri.

A gennaio 2017, quando l’Fbi aveva accusato anche Fca, mentre montava il Dieselgate, di aver tentato di aggirare i controlli sulle emissioni, le perquisizioni erano arrivate anche alla Vm Motori, dove si producono i motori diesel dei Suv Jeep. L’arresto di Palma sarebbe legato a quel filone di indagini.