SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In principio – mediatico – fu Giovanni Gaspari, eroe sambenedettese delle campagne di Russia.
Centrodestra, siluri a Gaspari: “Dimettiti. A Mosca gita fuori porta”
Ma Gasparov fu presto imitato da Piuntinev, anche lui in missione nelle lande sarmatiche:
Da Gasparov a Piuntinev, generali in missione a Mosca in attesa dell’Invasione Russa
Ora si va sempre di più ad est, tanto da raggiungere il Sol Levante dove si è parlato, ed assaggiato, il “buon mangiare” e il “buon bere” marchigiano (virgolettato di Fabio Urbinati, Urbi Nati in giapponese, consigliere regionale del Partito Democratico in missione ad Osaka, in Giappone, con una delegazione marchigiana).
Urbinati in missione a Osaka per promuovere le Marche: “Giapponesi stregati dai prodotti tipici”
Per noi cittadini va tutto bene e, se l’impresa vale la candela, tanto di cappello. Appunto sarebbe necessario conoscere l’impresa nei dettagli, non solo nelle foto, video, post e comunicati poi inviati. Perché gli amministratori in viaggio per nostro conto, così dicono, non riempiono caselle nelle quali spiegano, come un funzionario pubblico d’altronde:
a) obiettivi;
b) spese conseguite;
c) stime attese del ritorno economico (soprattutto, perché di questo sovente si vantano)/sociale/culturale;
d) numero di persone incontrate, qualifica delle stesse;
e) partecipazione a convegni, conferenze, con numero di ascoltatori, e relazioni in esse;
f) contratti firmati;
e via dicendo, perché questa è una lista soltanto dimostrativa. Che si viaggi, ma non a vuoto. Grazie.
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Sono d’accordo con lei, la rendicontazione dovrebbe essere prodotta ed esatta d’ufficio e non una opzione o addirittura un’aspirazione. Io aggiungerei: chi ha organizzato, promosso o autorizzato tali viaggi, le finalità perseguite ed i risultati ottenuti. Urbinati in Giappone chi lo ha mandato e perchè. è possibile saperlo? Anche a me piacerebbe visitare il giappone e si mi date un po’ di depliant della regione Marche o di San Benedetto ci vado molto volentieri, a spese della collettività. PS: parlo fluentemente l’inglese e mangio perfettamente con le bachette.
Beh la foto e’ incorretta dal punto di vista politico. L’URSS e’ sempre stata – almeno dalla more di Lenin in poi – una potenza conservatrice ed il pugno chiuso non ha niente a che fare con l’Unione Sovietica e ancora meno con lo stato- mafia Russia, Ha molto piu’ a che fare con quelli che furono critici dell’Unione Sovietica e del PCI.
Insomma non capisco che cosa il sindaco voglia suggerire col suo pugno chiuso.