FERMO – “Se riusciamo a finirla così è grasso che cola“, questa sentita tra il primo e secondo tempo tra alcuni giornalisti e dipendenti della Fermana Calcio. E alla fine: “Loro sono una squadra che gioca, forte, questo è un punto importantissimo”, sempre tra i dipendenti gialloblu, fuori dalla sala stampa.

Certo: due punti persi per la Samb, soprattutto per il primo tempo, quando oltre alla differenza tra le occasioni (ne contiamo almeno cinque per i rossoblu, una, o quasi mezza, il gol quasi autogol di Liguori per la Fermana) è stata la superiorità tecnica e tattica della Samb a mostrarsi evidente rispetto ai pur agonisticamente dotati giocatori di Destro. Eppure il risultato è quello che conta, alla fine, anche se in prospettiva, dopo i punti persi contro la Triestina, il sacco in dote a Montero e giocatori ne evidenzia altri due, e in classifica avrebbero fatto la differenza.

Superlativo Di Massimo per tutto il primo tempo e anche per lo spezzone di ripresa (sostituito per evitare ricadute di un affaticamento muscolare), al quale manca solo di aumentare la cattiveria sotto rete: provi, a partire dagli allenamenti, a tirare con forza piuttosto che a piazzare la palla con classe, e vedrà che alla lunga sarà ripagato. Angiulli, finché ha avuto un po’ di spazio, ha fatto girare la squadra che è stato un piacere, e il 4-2-3-1 non è parso squilibrato.

Lo stesso Destro, nella ripresa, ha ammesso di aver aumentato la pressione sul portatore di palla, e così Angiulli è stato meno libero di dirigere il gioco e complice l’uscita di Di Massimo e l’appannamento di Orlando e soprattutto di Frediani, la manovra rossoblu si è letteralmente spenta, complice la maggiore freschezza atletica dei canarini, con Destro che sfrutta tutti e cinque i cambi mentre la Samb, esclusi i due in chiusura, ha inserito solo Rocchi e poi Volpicelli (dal quale ci si aspettava di più).

Un cammino dei rossoblu che poteva essere d’oro in caso di vittoria, mentre adesso la Samb è nelle posizioni medio-alte con molte recriminazioni. Il 4-2-3-1 ha mostrato, negli ultimi due incontri, molte luci e poche ombre, ma va fatto (ri)notare come i cambi per assicurare tale schema di gioco sono ridotti (solo Volpicelli) e che questo limita la forza della squadra soprattutto in un torneo dove si può usufruire di cinque cambi, il che può fare la differenza.