SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un arcigno difensore italiano degli anni Ottanta, un indomito difensore uruguaiano a cavallo del nuovo Millennio. Uno è Flavio Destro, oramai guida della Fermana che ha portato prima in Serie C e poi mantenuto nella categoria, riuscendo persino a conquistare i play off nella scorsa stagione. L’altro è Paolo Montero, appena approdato alla Samb dopo fastosi trascorsi alla Juve da calciatore. Domenica prossima sarà anche una sfida tecnica tra i due allenatori di Fermana e Samb, per tanti versi simili da giocatori, pur in epoche diverse, e differenti da allenatori.
Destro è stato fin qui l’assicurazione per la Fermana: le sue squadre cambiano gli uomini anno per anno ma alla fine si somigliano sempre, in senso positivo. Arcigne, indomite, perfettamente calate nella categoria e ben adattate al prato dello stadio Recchioni, un po’ più stretto di tanti altri della categoria. Montero invece, dopo alcuni brevi trascorsi tra Uruguay e Argentina, tenta con la Samb di approdare al calcio che conta: per ora 4 partite e 7 punti, alcuni scampoli di gioco offensivo e spettacolare (secondo tempo di Fano, in casa con la Triestina pur pareggiando, mezz’ora con l’Arzignano) e un assetto ancora da trovare, ma con una indicazione chiara: prima attaccare, che una vittoria vale più di due pareggi.
Sarà dunque una sfida nella sfida tra i due tecnici e due modi di vedere il calcio (ma anche di gestire le rose messe a disposizione dalla società, per carità) quella tra Fermana e Samb, domenica prossima. Occorrerà capire, per quel che riguarda i rossoblu, se l’accoppiata di centrocampo Angiulli-Rocchi sarà riproposta e sarà così fondamentale come visto nei migliori spezzoni dei rossoblu, prima dell’infortunio di Rocchi; o se invece Montero preferirà una squadra a trazione anteriore, con Di Massimo, Frediani e Orlando a supporto di Cernigoi, come domenica scorsa (e in aggiunta, nella ripresa, Volpicelli, in un incredibile 4-1-5, da non rischiare più).
Qualcuno afferma che il gioco della Samb, così votato all’offensiva, avrebbe bisogno di qualche variazione, come l’alternanza degli esterni in modo da dare meno punti di riferimento alle difese (ad esempio spostare Orlando a sinistra e Di Massimo o Frediani a destra, in modo da poter crossare con il piede migliore). Lo stesso tridente di mezze punte visto contro l’Arzignano è un segnale di variabilità che rende più difficile, per l’allenatore avversario, preparare l’assetto giusto; è anche vero che giocatori come Di Massimo e Volpicelli vanno anche preservati poiché sono loro due che, oltre che come mezze punte, possono giocare anche nel ruolo di centravanti al posto di Cernigoi, e giocare quindi con il 4-2-3-1 significa avere un solo cambio a disposizione per ben quattro giocatori titolari.
ARBITRO Sarà Luigi Carella di Bari l’arbitro di Fermana-Samb. Per lui quattro precedenti con la Samb, due di Coppa Italia (Samb-Viterbese 2-1 il 13 agosto 2016, il 10 ottobre 2018 Samb-Fano 1-1), e due di campionato (Samb-Vicenza 2-1 il 21 marzo 2018 e Samb-Triestina 0-0 il 25 novembre 2018). Un precedente con la Fermana, Civitanovese-Fermana 0-0 del 16 marzo 2014, in Serie D.
PREVENDITA Esauriti in poco tempo i 700 biglietti di curva, è stata riaperta poco fa la prevendita di Fermana-Samb, per il settore Distinti Est. I biglietti sono acquistabili a 18 euro e i botteghini saranno aperti anche domenica pomeriggio, almeno fino ad eventuali disposizioni contrarie.
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Mi auguro che le follie tattiche di domenica scorsa non vengano più riproposte.
Sconfitti a Fermo col 4-2-3-1 è un film già visto con Moriero…
Per carità basta a fare il loro gioco…