SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune di San Benedetto ha dato mandato oggi, attraverso determina della dirigente Catia Talamonti, all’avvocato dell’ente Marina Di Concetto di resistere in giudizio in occasione del ricorso promosso da Roberto De Berardinis, il dirigente che nei primi mesi del 2019 è stato colpito da due denunce del consigliere di maggioranza Pierfrancesco Troli e che per il primo procedimento disciplinare si è visto infliggere 2 mesi di sospensione dal lavoro, motivo per il quale lo stesso aveva deciso, a fine giugno, di fare ricorso chiedendo i danni al Comune per 15 mila euro.

L’udienza davanti al Giudice del Lavoro di Ascoli Andrea Pulini si terrà il prossimo 22 ottobre con De Berardinis che sarà difeso dall’avvocato Christian Lucidi.

Attorno alla vicenda legata al dirigente è nata, negli scorsi mesi, una lunga querelle politica con alcuni membri di opposizione che hanno ripetuto più volte di ritenere i procedimenti disciplinari che hanno colpito De Berardinis una ritorsione legata al “Caso Picenambiente”. Il dirigente è infatti il curatore materiale della deliera 61 del 2018 che aveva riportato sotto la Legge Madia e il controllo pubblico la partecipata dei rifuti scatenando il ricorso al Tar della stessa e dei suoi soci privati e ulteriori polemiche politiche sempre dalla frangia di opposizione che aveva accusato il sindaco Piunti di non aver mai applicato la delibera convocando i vertici della società nonostante anche la maggioranza si fosse espressa a favore del controllo pubblico in occasione del voto consiliare della delibera 61. Dopo 9 mesi, intanto, la situazione è ancora in stallo con il Tar che non si è ancora espresso sulla questione.

Il caso De Berardinis, tutto quello che è successo