FERMO – Da anni un uomo della provincia di Fermo maltrattava l’anziana e invalida madre, minacciandola, insultandola, schiaffeggiandola.

Le dava pugni al volto, afferrandola per il collo e tentando di soffocarla, costringendola a rivolgersi al pronto soccorso per le lesioni riportate. Era arrivato persino a sequestrarla, chiudendola a casa e serrando la porta, nascondendo le chiavi sopra un mobile alto, dopo averla privata del telefono cellulare e mettendola in condizioni di non chiedere aiuto.

Tutto questo per ottenere i soldi per comprare la droga, della quale faceva sistematicamente uso.

Denunciato più volte all’Autorità Giudiziaria, era stato recentemente sottoposto dal Gip del Tribunale di Fermo alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla madre ma lui, noncurante, ha sistematicamente, deliberatamente e ripetutamente violato la misura coercitiva.

Era stato pertanto sottoposto all’aggravamento di detta misura, con la quale il Giudice gli aveva imposto anche l’obbligo di presentarsi ad un Ufficio di Polizia Giudiziaria di Milano, città dove aveva comunicato di trasferirsi.

Anche lì, però, ha dimostrato la sua indole violenta contro le persone, aggredendo in due circostanze diverse chi lo ospitava e curava, facendo poi perdere le sue tracce, ignorando anche il nuovo aggravamento della misura.

Dinanzi a tali condotte, il Gip del Tribunale di Fermo, su proposta del Pubblico Ministero, ha fatto proprie le segnalazioni della Questura di Fermo, che hanno fatto emergere come il ragazzo costituisca pericolo non solo per l’anziana ed invalida madre, ma per la collettività, e quindi ha disposto un ulteriore aggravamento della misura cautelare, con la sua carcerazione immediata.

Il 9 settembre sono stati i Poliziotti della Questura di Fermo, collaborati dai colleghi del Commissariato “Garibaldi Venezia” di Milano, a rintracciare ed accompagnare in carcere l’uomo, e finalmente ora le sue vittime possono stare più tranquille.