SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota della Federazione Italiana Sport Rotellistici.

A poche ore da uno splendido campionato europeo che ci ha visto dominare in terra spagnola la scena internazionale con un super quanto contestato (n.d.r.) medagliere, il pattinaggio corsa torna protagonista con l’ultimo campionato della stagione 2019, quello degli Italiani su strada.

La giornata, di quelle calde e soleggiate, insieme al contesto marino di San Benedetto rendono ancora più suggestiva questa edizione di fine estate dei campionati italiani di pattinaggio corsa su strada che tornano dopo qualche anno nella splendida cornice della Riviera.

Il circuito, lungo 400 metri di un asfalto impeccabile da giocarci a biliardo, è quello storico della pista “Merlini” di via Gronchi, tirato a lucido per l’occasione che riporta in città un grande evento su rotelle, a distanza di sette anni dall’ultimo mondiale organizzato in Italia, sempre qui, all’ombra delle immancabili palme che adornano anche l’impianto marchigiano del Parco Annunziata.

Dopo la cerimonia inaugurale presenziata dal sindaco di San Benedetto Tronto Pasqualino Piunti con l’assessore Andrea Traini, il Presidente della società organizzatrice Pattinatori Sambenedettesi Romolo Bugari e, per la Fisr, il Vice Presidente Michele Grandolfo, si parte subito con la gara veloce dei 100 metri sprint: a tutta in apnea per 10 lunghissimi secondi.

Apre subito tra gli Allievi la sarda Alessia Paganello che, a pochi giorni dal podio europeo, vince il titolo femminile, mentre tra i maschi è l’anconitano Federico Mencarelli a conquistare il tricolore. Nella categoria Juniores femminile non c’è storia con Asja Varani, fresca del titolo mondiale di Barcellona nel 1 lap sprint, che sovrasta nettamente le avversarie mentre è più combattuta la gara maschile con il padovano Giacomo Mazza sul gradino più alto del podio. Sorprese e conferme nei 100 metri sprint assoluti con Alice Fracassetto che migliora il gran tempo della semifinale, consentendole di superare le più accreditate Linda Rossi ed Anais Pedroni, e un velocissimo Mattia Diamanti, l’unico ad abbattere la barriera dei 10 secondi, vincitore davanti, rispettivamente, a Lorenzo Cirilli e Filippo Manera.

Si passa poi alle gare dei 5000 metri a punti della categoria Allevi davvero tirate fino all’ultimo giro, soprattutto tra le donne, con ben 11 atlete a punti, dove Sofia Saronni vince il tricolore davanti a Sofia Crippa e ad Eleonora Chierici. Tra i maschi è Andrea Cremaschi a precedere Alessio Clementoni e Mattia Fioretti.

Dopo le gare veloci riservate ai più giovani, dove si aggiudicano il titolo sui 300 metri Ragazzi Alice Sorcionovo e Manuel Ghiotto e vincono il Trofeo Skate Ragazzi12 sui 200 metri Carola Falco e Cristian Scassellati, si entra nel vivo della giornata inaugurale con i tricolori delle gare lunghe.

Due medaglie d’oro iridate, fresche dei mondiali di Barcellona, erano in pista nella gara dei 15.000 metri ad eliminazione Junior femminile. L’esito non era scontato ma la favorita. L’olimpionica Giorgia Valanzano, non ha tradito le aspettative, bissando il successo dei World Roller Games ‘19, davanti a Melissa Gatti e a Sofia Biagi. Tra i maschi è Riccardo Lorello a vincere il titolo davanti a Filippo Scotto e Matteo Barison.

Chiudono la serata le emozionanti e più attese competizioni sui 10000 metri a punti senior: due gare d’altri tempi, bellissime e molto simili per intensità e svolgimento, con continue, prolungate ed avvincenti fughe. Uno spettacolo vero, degno delle epiche sfide ciclistiche tra Coppi e Bartali. Qui, agli Italiani Strada di San Benedetto, la sfida se la sono giocata due meravigliose coppie di pattinatori. Prima tocca alla Lollobrigida e ad una sorprendente quanto tenace Linda Rossi che fuggono per metà gara fino a conquistare un vantaggio incolmabile, nonostante una controfuga di Laura Lorenzato che le consente non più di un rispettoso terzo posto davanti alla pesarese e ad un’immensa Francesca Lollobrigida, al 50° titolo tricolore di una carriera pazzesca.

Poi Giuseppe Bramante e Matteo Angeletti lasciano tutti a bocca aperta a respirare la polvere alzata dal duo per oltre due terzi di una gara esaltante quanto veloce (con una velocità media di quasi 50 km orari!) dove raggiungono rispettivamente 24 e 20 punti utili a raggiungere i gradini più alti del podio, a cui un bravo Daniel Niero ha tentato invano di replicare giungendo alla fine terzo.