GROTTAMMARE – Ha compiuto diciassette anni, alla grande, una kermesse che si è svolta negli ultimi giorni sulla costa del Piceno.

Parliamo del Festival Liszt, l’appuntamento che rinnova la memoria del compositore ungherese, presente a Grottammare per sei intense settimane nel 1868.

Ospite illustre dell’edizione 2019 è stato il pianista italiano Enrico Pace che è stato insignito del “Premio Liszt”, apice di un ricchissimo programma che intreccia la musica contemporanea con il virtuosismo pianistico dei vincitori di prestigiosi premi internazionali, l’esperienza di Pierre Reach (consulente scientifico del Festival) e la freschezza di giovanissimi talenti.

Una kermesse aperta da un concerto all’Alba in piazza Kursaal e proseguita con il pianista coreano Sae Yoon Chon, vincitore nel 2018 del Concorso Internazionale Axa di Dublino, Igor Andreev al pianoforte, giovane pianista russo che ha vinto il prestigioso Concorso Internazionale Rina Sala Gallo di Monza nell’ottobre 2018. Ultimi “botti” con l’incontro conferenza “Leopardi, Chopin, Liszt”, La Maturità di Liszt con Pierre Reach al pianoforte e il fuori programma al Paese Alto.

Mercoledì 28 agosto alle ore 12 presso la Sala di Rappresentanza del Comune di Grottammare si è tenuta la conferenza stampa di bilancio del XVII festivaLiszt.

Presenti il vice sindaco Alessandro Rocchi, la presidente della Fondazione Gmi (sezione “L. petrini”) Rita Virgili, il direttore artistico Francesca Virgili e il Maestro Pierre Reach

Alessandro Rocchi dichiara: “Festival che cresce ogni anno, è un punto di forza della nostra estate. È cresciuta la collaborazione con altre realtà e associazioni del territorio. Tutto ciò è positivo. Un plauso agli organizzatori e agli artisti partecipanti”.

“È stata una diciassettesima edizione ricca, abbiamo avuto tanto pubblico – afferma Rita Virgili – ed il bilancio è molto positivo. Festival radicato sul territorio. La gente ha apprezzato. Kermesse con impianto tradizionale e aggiunta di tasselli con promozione del territorio insieme alla manifestazione culturale. Albergatori ci hanno chiesto il bis del concerto all’alba, ai turisti è piaciuto molto. Tanti giovani hanno seguito la rassegna e molte persone trascorrono la terza settimana di agosto a Grottammare per essere presenti ai nostri eventi, sia italiani sia stranieri. È stato un Festival corale che ha visto il coinvolgimento di molti volontari, bravissimi nel loro operato. Non sono mancati spazi alle eccellenze gastronomiche del Piceno che danno una mano alla kermesse e la rendono polivalente. Un Festival pensato proprio come avrebbe voluto lo stesso Liszt: musica universale”.

Francesca Virgili aggiunge: “Festival caratterizzato da pianisti e musicisti di caratura internazionale. Enrico Pace protagonista assoluto con la consegna del Premio Liszt. Pierre Leach è stata la ciliegina sulla torta che ha chiuso la kermesse. Il concerto all’alba ha riscontrato una notevole adesione e siamo rimasti molto soddisfatti come per i concerti sulla Balconata e al Vecchio Incasato. Doveroso sottolinearlo”.

Pierre Reach chiude la conferenza: “Vengo tutti gli anni a Grottammare perché innamorato della città. Posto accogliente e caloroso, ringrazio Francesca e Rita per questo Festival e un plauso va anche al Comune. Sono presente dalla prima edizione e in tutti questi anni ho visto la crescita di pubblico partecipante e questo dà soddisfazione e responsabilità. Listz è un compositore molto importante nella musica classica e far conoscere questo personaggio alla platea, soprattutto ai giovani, ha un grande significato culturale e sociale. Coniuga traduzione con modernità ed è il primo artista a promuovere non solo la sua musica ma anche degli altri compositori. All’epoca era davvero una novità”.

E’ già attesa per l’edizione 2020, quando il Festival diventerà “maggiorenne”.