SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Mancato potenziamento del Commissariato di Polizia di San Benedetto del Tronto, il capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Urbinati, torna all’attacco sulla vicenda. “Sono indignato – afferma – per questa situazione di sottorganico del presidio di Polizia che ha ripercussioni negative su tutta la Riviera. Abbiamo sottoposto a tutti gli enti preposti la necessità di un potenziamento del Commissariato di San Benedetto del Tronto. Un potenziamento che – prosegue Urbinati – riteniamo scontato per un bacino di utenza importante come quello della costa della provincia. Interrogazione al sindaco, mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, e soprattutto l’interrogazione puntuale del nostro senatore Francesco Verducci che ancora non ha avuto risposta, nonostante sia stata presentata alla fine del mese di aprile”.

“Già abbiamo espresso la nostra vicinanza al sindacato di Polizia Siulp – continua il capogruppo – e torniamo a chiedere a gran voce di tenere presente questa necessità e di risolvere quello che si sta configurando come un problema di sicurezza per le nostre realtà locali. Non può passare, inoltre, sotto traccia, la mancata risposta all’interrogazione al Senato del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Non per essere banale ma sarebbe bastato farlo anche per mezzo di un sottosegretario, così non avremmo disturbato più di tanto le vacanze balneari del ministro padano tra cubiste e mojto”.

“Come  detto – aggiunge ancora Urbinati – in tanti hanno sollevato questo aspetto, ed in tanti hanno palesato vicinanza e solidarietà alle donne ed agli uomini del Commissariato di San Benedetto del Tronto, che con la loro dedizione e professionalità stanno sopperendo da tempo alla carenza di personale. Unico assente, come in tutte le vicende della città, il sindaco Pasqualino Piunti. Ormai il suo atteggiamento di essere forte con i deboli e debole con i forti sta arrecando gravi danni alla comunità sambenedettese. Si appelli agli stessi bacini di utenza che sbandiera per la sanità per ottenere il potenziamento che spetta al Commissariato, e lo faccia senza ripensamenti. La sua accondiscendenza con le lobby del gioco d’azzardo e verso strutture dello Stato che non vuole sollecitare sta penalizzando San Benedetto. È una debolezza inaccettabile per un sindaco di una città che merita più rispetto”.