SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Utic, dopo settimane di polemiche la direzione dell’Area Vasta 5 fa chiarezza. Lo struemento è una conferenza stampa indetta nella pancia del Madonna del Soccorso in cui a parlare sono il direttore di Area Vasta Cesare Milani, Giancarlo Viviani e Diana Sansoni della direzione sanitaria dell’ospedale e poi i medici Tiziana Principi, direttore dell’Unità di Anestesia e Rianimazione, Giuseppina Petrelli, direttore di Accettazione e Medicina d’Urgenza e il cardiologo Franco Pezzuoli.

“Leggiamo continui articoli e dichiarazioni sull’Utic che starebbe per essere smantellata. Non è assolutamente così”. Il primo a parlare è Cesare Milani che chiarisce, di fatto, anche i motivi per cui è stata indetta la conferenza stampa, ovvero le continue voci e uscite sulla stampa riguardo l’Utic (unità di Terapia Intensiva Cardiologica) di San Benedetto con determinati allarmi lanciati sia sul breve che sul lungo termine lanciati, principalmente, dal comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”.

Cesare Milani

DISAGI E LAVORI IN CORSO. Il direttore dell’area vasta spiega una volta per tutte la questione realtiva alla presunta chiusura temporanea del reparto. “In questo periodo stanno sostituendo gli infissi e stanno facendo il cappotto termico all’ospedale (i lavori, iniziati ad aprile 2019, dureranno un anno ndr). Questo porterà ad alcuni disagi per quattro giorni a partire dal 28 agosto nel reparto di Cardiologia: due giorni per i lavori e due giorni per la sanificazione. In più approfitteremo di questa occasione anche per migliorare gli arredi”.

Quali sono i disagi che colpiranno dunque il reparto di Cardiologia? “Si passerà da 17 posti (+ 1 di day hospital) che è la dotazione del reparto attuale a 7 posti, dal 28 agosto e per quattro giorni. In questo momento ci sono già 6 ricoverati e un posto libero perché l’operazione di assorbimento dei posti letto l’abbiamo iniziata da una settimana in previsione dei giorni in cui ci saranno i lavori” spiega il dottor Franco Pezzuoli assieme a Giancarlo Viviani. “In ogni caso” continua il medico “nessun paziente è stato o verrà trasferito ad Ascoli. Sono stati tutti o dimessi o riassorbiti attraverso la collaborazione con i reparti di Rianimazione e Medicina d’Urgenza (diretti proprio da Principi e Petrelli)”.

PARLA DIANA SANSONI. Interviene anche la direttrice sanitaria Diana Sansoni su una cui mail resa pubblica era nata una polemica circa lo spostamento ad Ascoli dei pazienti dell’Utic di San Benedetto: “La mia comunicazione era relativa a questi quattro giorni di disagio. Avevo chiesto semplicemente di portare direttamente ad Ascoli i pazienti che per prassi restano in osservazione per 48 ore a San Benedetto”. La Cardiologia di San Benedetto, infatti, oltre all’indirizzo riabilitativo ha una terapia semi-intensiva (da qui spesso nasce l’equivoco di lunga data sull’Utic) in cui vengono tenuti in osservazione per due giorni i pazienti colpiti da infarto “non stemi” (ovvero senza occlusione di una coronaria) mentre quelli colpiti da occlusione coronarica vanno subito al Mazzoni dove c’è l’emodinamica.Poi, in ogni caso, per la riabilitazione cardiologica si torna in Riviera. “La mia comunicazione” chirarisce dunque Sansoni “riguardava semplicemente questo. Non capisco tutto questo rumore” continua la direttrice. “In questi mesi abbiamo dovuto far fronte agli stessi problemi in tutti i reparti a seguito dei lavori edili ma si parla solo di Cardiologia”.

Da sinistra Tiziana Principi e Giuseppina Petrelli

DOTAZIONE DEL PERSONALE. Sulla dotazione di personale, che in queste ore è motivo di scontro anche politico con i 5 Stelle che vogliono un’ispezione della Guardia di Finanza nel reparto di Cardiologia (clicca qui), torna ancora Cesare Milani. “La dotazione ottimale del reparto prevede la presenza di 9 medici più il primario” spiega il direttore dell’Av5. “In questo momento in pianta organica ce ne sono 5 più il primario facente funzioni Maurizio Parato, un primo concorso bandito a febbraio da questa Area Vasta è andato deserto ma nelle prossime settimane verranno escusse le liste di un concorso regionale e nel Piceno arriveranno 6 medici per le Cardiologie di Ascoli e San Benedetto”. “Nessuno nega i problemi di organico” aggiungono in coro le dottoresse Principi e Petrelli “ma la carenza di specializzandi è un problema che c’è in tutta Italia”.

Ancora Milani chiude sulle voci di smantellamento della Cardiologia: “Dal 2012 al 2018 la Cardiologia aveva 6 posti letto più 3 in colalborazione con la Medicina di Urgenza, praticemnte su base fissa per oltre sei anni c’era la situazione che si vivrà in questi 4 giorni di lavori in corso per il cappotto termico. Dal giugno 2018 c’è stato un ampliamento che ha portato al reparto” prosegue Milani “17 posti letto (di cui 4 per osservazione intensiva) più uno di day hospital. Nessuno ha intenzione di smantellare o tornare a prima del giugno 2018. Ve lo assicuro”.