FERMO – Nell’ambito delle attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Fermo in sinergia con le unità cinofile della Polizia di Stato messe a disposizione dal Dipartimento, nel tardo pomeriggio di ieri il personale della Polizia ha messo a segno un ulteriore importante risultato.

Dopo aver approfondito preziose indicazioni ricavate dal territorio concernenti la presenza di una base di spaccio gestita da cittadini nordafricani nel pressi del comune di Sant’Elpidio a Mare, la Squadra Mobile ha organizzato un mirato controllo presso l’edificio successivamente individuato, in situazione di elevato degrado.

Al momento dell’avvicinamento degli operatori allo stabile, come sovente avviene, un soggetto all’interno dell’edificio con la funzione di “vedetta”, accortosi della presenza, correva celermente all’interno della stanza.

Il personale accedeva nei locali, udendo chiaramente il rumore dello sciacquone del water che scaricava; dopo aver bloccato i due soggetti presenti nella stanza, ritenendo che potessero aver gettato sostanza stupefacente nello scarico, si decideva di verificare nei pozzetti esterni la presenza di involucri di droga.

La ricerca dava esito positivo consentendo di rinvenire un piccolo sacchetto di plastica con all’interno 12 dosi di eroina per un peso complessivo di poco superiore a grammi 6, pronte per lo spaccio, in confezioni singole termosaldate, che venivano repertate e sequestrate.

Con l’ausilio delle unità cinofile della Polizia di Stato della Questura di Ancona, si procedeva successivamente alla perquisizione dello stabile che permetteva di trovare un frullatore, tipo da caffè, nascosto nella stanza da letto.

La verifica speditiva della Polizia Scientifica consentiva di accertare che l’elettrodomestico veniva utilizzato per la preparazione delle dosi; infatti veniva “raschiata” analoga sostanza stupefacente residua per circa mezzo grammo.

Malgrado una approfondita ricerca, non veniva ritrovata altra sostanza anche se per gli elementi investigativi acquisiti l’edificio è risultato essere un punto di riferimento certo per i tossicodipendenti del litorale fermano.

Al termine della perquisizione il personale della Polizia di Stato accertava, altresì, il furto di energia elettrica posto in essere dagli occupanti l’abitazione i quali si erano allacciati fraudolentemente ad una cabina dell’Enel posta a circa 10 metri di distanza mediante un filo elettrico volante collegato in maniera grossolana ad un contatore contenuto in una cassetta elettrica, la quale, seppur chiusa con un lucchetto, era stata forzata.

La Squadra Mobile procedeva alla denuncia in stato di libertà dei due occupanti, un cittadino marocchino del 1976 ed un tunisino del 1994 per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per il furto aggravato dell’energia elettrica.

Sono in corso ulteriori accertamenti sia amministrativi, relativi al soggiorno dei due stranieri sul territorio nazionale, che di polizia giudiziaria in merito ai canali di rifornimento dello stupefacente.