SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Marco Piredda, centrocampista classe ’94, cresciuto nelle giovanili del Cagliari, parla ai nostri microfoni della Sambenedettese. 

Ecco l’intervista della società rossoblu. 

Ciao Marco, sei arrivato a Roccaporena il secondo giorno di ritiro e ti sei messo subito a lavorare con grande spirito di sacrificio e tanta umiltà. Hai quindi convinto tutti ed è arrivata la firma sul contratto. Contento?

“Sono molto felice, perché dopo l’ultimo anno e mezzo complicato, per via dell’infortunio al ginocchio, sto pian piano ritrovando la forma e la confidenza con la palla. Devo ringraziare il mister che mi sta permettendo di inserirmi al meglio in questa squadra. Il ritiro è stato faticoso ed intenso ma è un bene che sia così, perché questa è una fase fondamentale per poi rendere al meglio durante tutto l’anno. Con i compagni? Tutto bene, abbiamo tutti una gran voglia di regalare più gioie possibili ai tifosi rossoblu”.

Cosa ti aspetti da questa stagione? L’anno scorso (gennaio 2018), come accennavi prima, hai subito un brutto infortunio al ginocchio che per forza di cose ti ha condizionato.

“Il 2018 è stato sfortunato per tanti motivi, ma per fortuna tutto è rientrato e lavoro al massimo cercando di dare il 200% per questa squadra. Ci tengo a ringraziare pubblicamente il direttore sportivo Pietro Fusco per aver creduto in me e nella mia grandissima voglia di riscatto, farò di tutto per ripagare questa fiducia che sento quotidianamente nei miei confronti”.

Calci bene con entrambi i piedi, ma sei destro o mancino?

“Sono ambidestro, destro naturale ma non fa differenza il sinistro. Fin da ragazzino ho giocato in diverse zone del centrocampo e quindi, pian piano, ho sviluppato l’uso di entrambi i piedi quasi con la stessa naturalezza. Ho iniziato nelle giovanili da mediano, poi ho giocato anche da mezzala e da trequartista. Non ho preferenze, penso solo a fare al meglio quello che il mister mi chiede”.

Tanti attestati di stima nei tuoi confronti dagli addetti ai lavori ma anche da ex tuoi compagni. Che effetto fa tutto questo?

“Questa è una domanda a cui è difficile rispondere. In passato, (Piredda ha esordito anche con il Cagliari di Lopez in Coppa Italia, ndr) molti erano convinti che la mia carriera sarebbe stata di altissimo profilo. La vita a volte, però, riserva degli inconvenienti di percorso che rallentano i processi di crescita e, purtroppo, limitano le possibilità. Io sono consapevole di aver far fatto anche qualche errore di gioventù, ma anche di aver avuto sfortuna. Sono ancora giovane e sono sicuro che la Samb sia stata la scelta giusta per rilanciarmi. Ora penso solo a dare tutto me stesso per questa maglia”.