Di Antonio Di Salvatore
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ stato un pomeriggio di festa, quello del 17 agosto a San Benedetto del Tronto allo stadio “Riviera Delle Palme” trasformato per l’occasione nella cornice ideale in virtù di un avvenimento così importante. Migliaia di appassionati della palla ovale, hanno invaso la riviera fin dalle prime ore del pomeriggio. L’atmosfera estiva ed il pubblico del rugby, che si contraddistingue sempre per civiltà, hanno regalato alla nostra città una giornata di sport che ricorderemo a lungo.
Italia vittoriosa, l’articolo
Rugby, San Benedetto porta bene alla Nazionale: Russia Ko per 85 a 15
Il nostro inno nazionale, è stato accompagnato dai tricolori che sventolavano nella tribuna est per supportare la nostra nazionale; un colpo d’occhio davvero suggestivo. Non sono mancati gli applausi all’inno della nazionale russa a rimarcare la sportività sugli spalti.
Il clima soleggiato è stato reso ancor più caloroso dalla presenza di più di diecimila appassionati che dal primo all’ultimo minuto, hanno accompagnato gli azzurri verso la meritata vittoria, a tutti gli effetti, i tifosi, sono stati il sedicesimo uomo in campo. Il fischio d’inizio del Cattolica Test Match è stato preceduto da un minuto di silenzio in memoria del campione di ciclismo Felice Gimondi, scomparso ieri.
Toccante l’applauso che lo ha salutato. Quando Il fischietto inglese Karl Dickson, ha dato il via alla gara, la Russia ha premuto subito il piede sull’acceleratore passando in vantaggio con un calcio piazzato di Gaysin, 4’. L’Italia, che attaccava verso la Nord, reagiva e si riportava in vantaggio con le mete di Morisi, all’ 8’, e del capitano Sergio Parisse, al 16’. Due minuti dopo, un errore difensivo costava caro agli azzurri e Golosnitsky portava il punteggio sul 14-8. I nostri, guidati con maestria dal C.T. Conor O’Shea, salivano in cattedra spinti dal caloroso sostegno del pubblico casalingo. Prima dell’intervallo, le mete di Bellini(2), Minozzi e Hayward.
Si va a riposo col punteggio di 38 a 8, grazie alle sei mete su otto, trasformate dal nostro numero 10 Tommaso Allan. Nei secondi quaranta minuti timbravano il cartellino per l’Italia ancora Allan, Ferrari, Padovani (2), Minnozzi (2) e Canna, mentre l’unica meta della Russia veniva siglata da Fedotko. La partita si chiudeva con un meritato 85 a 15 per l’Italia, consacrando Jack Polledri, man of the match.
Sugli spalti un pubblico variegato composto da famiglie con bambini e persone di ogni età, hanno gioito per ottanta minuti in un contesto sereno e festoso.
Presente anche l’italo-scozzese, James McGachig, un personaggio di altri tempi, con il rugby nel sangue, giunto da Edimburgo per assistere all’evento sportivo. “Seguo l’Italia del Rugby in tutto il mondo, sarò anche ai Mondiali in Giappone. San Benedetto mi piace molto. Ho preso l’aereo da Edimburgo a Milano, poi sono arrivato qui in treno” – ha raccontato sventolando la bandiera tricolore.
Al fischio finale giro d’onore per gli atleti azzurri, che hanno raccolto l’ovazione del pubblico in piedi ad applaudire. Il terzo tempo, lo ha meritato San Benedetto del Tronto e coloro che si sono prodigati per organizzare una giornata che rimarrà a lungo nei ricordi della nostra città.
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Bella partita e bella manifestazione, c era anche la diretta su rai due. Questi sono gli eventi da fare in uno stadio del genere, si mette in risalto il nome della città e promuove anche il turismo. Sugli spalti ho conosciuto persone che erano in città per la prima volta grazie a questa partita e tutti sono rimasti soddisfatti di San Benedetto.
Avere una struttura del genere e usarla una volta ogni 2 anni (partita inter 2017) è come avere una ferrari e tenerla sempre in garage… praticamente è uno spreco.
Verissimo
Sicuramente,tutto cio’ lo dobbiamo a chi ha portato lo stadio da 4000 posti e prossimo alla chiusura totale, a quello che è oggi,cioe’ invidiato da tutti,cugini compresi.
Nonostante tutto anche a lui e’ stata fatta caccia nera,da chi ha la memoria corta,sicuramente non da parte di questa testata giornalistica,l’ unica che ha sempre messo in risalto lo sforzo economico ed imprenditoriale di colui che ha permesso cio’.
Gli altri giornali ,silenzio assoluto da sempre!!!!!!
Io non dimentico, e come ti dicevo quando eri Presidente:grazie MARA’
È chiaro il riferimento a Sergio Spina.
Non avevo dubbi sulla riuscita della manifestazione. Avere uno stadio del genere e sfruttarlo solo per il calcio è riduttivo. Nel periodo estivo occorrerebbe sfruttarlo meglio, visto che abbiamo anche le strutture ricettive. Organizzare ogni anno almeno 4 – 5 manifestazioni del genere tra calcio, rugby, musica, credo sia possibile, basta volerlo e darsi da fare. Magari anche nel periodo invernale, visto che lo stadio è totalmente coperto sarebbe bello sfruttarlo, ma mi rendo conto che l’intreccio con la gestione calcistica è di difficile attuazione. Bene così, l’abbinamento con il rugby a San Benedetto è perfetto e sarebbe da ripetere… Leggi il resto »
Complimenti a tutti, in primis gli amanti del rugby pronti a sostenere la propria squadra, ad applaudire gli avversari godendosi una bella partita in un’atmosfera di festa e serenità!