Politici opportunisti. Ci sono più motivi, almeno dieci, per capire che l’atteggiamento attuale di chi sta tergiversando (alcuni sindaci) per il no a Pagliare, si rivelerà un boomerang. Per la città ma anche per loro. Eccoli:

1– Sulla costruzione di un nuovo ospedale di primo livello alcuni sindaci, quello di San Benedetto in testa, a parer mio, non sanno quello che vogliono (sarebbe più giustificabile!) o meglio lo sanno (sarebbe peggio!) ma mettono le loro ambizioni elettorali davanti a tutto. Fregandosene delle necessità di chi li ha votati. Un egoismo incredibile.

2– Lo si capisce anche dal fatto che parlano in modo generico di ospedale più vicino alla costa ma non hanno alternative concordate: Peppino Giorgini  lo vorrebbe a Monteprandone, Giorgio De Vecchis a Porto d’Ascoli, Pasqualino Piunti non lo so. Insomma questo è il modo migliore per accontentare i politici ascolani il cui unico intento (loro sì che fanno bene il proprio lavoro) è quello di perdere e prendere tempo per non fare niente e, nel frattempo, potenziare ancora di più il “Mazzoni”.

3– A tal proposito è veramente assurdo e ridicolo che diffide alla Regione le facciano alcuni sindaci della costa e non Ascoli che, secondo logica, dovrebbe vedere come il diavolo un ospedale di primo livello a Pagliare. Già questo sarebbe un ottimo motivo per mandare a casa tutti i rappresentanti della politica costiera che stanno facendo melina. Mi consola che i cittadini se ne stanno accorgendo.

4– Tutti i medici, tranne le solite eccezioni, vedono nell’ospedale di primo livello a Pagliare la soluzione ideale. Subito. Specialmente adesso che, secondo gli aggiornamenti, il “Madonna del Soccorso” resterebbe di base.

5- La lettura del pensiero dei sindaci che si oppongono è abbastanza facile. Cominciamo da Pasqualino Piunti. Il sindaco di San Benedetto del Tronto dice, per esempio, che con l’ospedale vicino alla sua città si stabilirebbe una supremazia su Ascoli che sarebbe storica. Una frase che non ha margini di interpretazione perché lascia capire chiaramente che non la ritiene cosa possibile… pur cercando di far credere il contrario. Perché si sa.

6- Da Ascoli invece il sindaco Marco Fioravanti è molto più chiaro: l’ospedale di Primo Livello deve essere il “Mazzoni” perché è da diversi anni superiore al “Madonna del Soccorso”. Che il nostro nosocomio sia stato depotenziato grazie a politici sambenedettesi compiacenti a lui chiaramente non importa. “A San Benedetto fategliene uno nuovo”, che però resti inferiore a quello della sua città, è sottinteso. Anche in queste parole non ci sono margini per interpretazioni diverse.

7- Fa bene Fioravanti, perché altrimenti il popolo ascolano si ribellerebbe ad un solo ospedale di eccellenza che non sia il suo, chiedendo le dimissioni del loro primo cittadino. E a ragione: “Castelli aveva contribuito a far diventare il Mazzoni unico vero ospedale e punto di riferimento di tutto il Piceno e tu ne fai costruire uno migliore a Pagliare, togliendoci la primogenitura?

8- Tra l’altro in Provincia i nostri cugini non accetterebbero nemmeno due ospedali di Primo Livello (come chiederebbe il loro ex sindaco Castelli), uno in Ascoli e uno a San Benedetto perché la facilità di arrivare sulla costa (a Pagliare poi) renderebbe quasi inutile il Mazzoni, pur essendo nominativamente di pari livello.

9- Sempre restando in Ascoli, perché Guido Castelli paventa (per non dire che la sua è una promessa da marinaio) due ospedali di primo livello in contrasto con Fioravanti ma anche con la realtà? Perché al neo sindaco ascolano sono sufficienti i voti dei suoi concittadini per un eventuale raddoppio del mandato, a Castelli servono voti da tutta la Provincia nel caso che avesse ambizioni regionali. Tentar non nuoce.

 10- Gli altri sindaci che dicono no:

Massimo Romani (Massignano), ha la mia stima ma stavolta la sua scelta, oltre ad essere per me sbagliata, cozza con il suo essere presidente del comitato per la fusione di dieci comuni e quindi della nascita della Città Grande, per la quale Pagliare diventerebbe la sua periferia. Periferia dove normalmente nascono le nuove e moderne strutture ospedaliere. A Massimo mi permetto di dirgli: ripensaci.

Sergio Loggi, neo sindaco di Monteprandone, non può che dire quello che dice anche perché la sua è chiaramente una scelta pro domo sua. Se l’ospedale si costruisse in zona San Donato.

L’altro neo sindaco di Cossignano e mio grande amico Giancarlo Vesperini appoggia il no, pur senza grande convinzione, restando uno dei rari medici che non auspica un ospedale di Eccellenza a Pagliare. Subito chiaramente.

Credo di aver spiegato esaurientemente le motivazioni per cui non fare iniziare subito i lavori per un ospedale di Eccellenza a Pagliare di Spinetoli è un grosso errore del quale i cittadini della Riviera e dei comuni limitrofi ne pagherebbero le conseguenze.

Ritengo anche però che, averne ritardato la costruzione, diventerà per loro un boomerang. Molti cittadini infatti stanno capendo che, se non si prende al volo l’occasione che la Regione sta concedendo, resteranno per non so quanti anni ancora con il Mazzoni punto di riferimento come è oramai da venti anni. Un futuro non molto lontano lo dimostrerebbe. Pagliare è molto più vicino di Ascoli e con un nuovo ospedale anche le strade per arrivarci verranno migliorate, come sta succedendo per il nuovo ospedale di Fermo.

Una lunga prefazione la mia che viene convalidata da quanto scritto ultimamente dal consigliere regionale Pd, Fabio Urbinati, e da una relazione dell’Unione dei Comuni della Vallata.

Fabio Urbinati: “Piunti manipolato dalla destra ascolana”

“Finalmente le carte sono state scoperte. Il Comitato ‘apolitico’ è guidato dal consulente di una precisa parte politica. Ma quello che è più grave è che Piunti, Baiocchi & Co. sono manipolati dalla destra ascolana che non ha certo a cuore le sorti del Madonna del Soccorso”

Unione dei Comuni: “Dimenticata una proposta inviata alla Regione”

“Ricordiamo ai cittadini – perché gli amministratori questa storia la conoscono bene anche se non gli fa comodo rivangarla – che quando la Regione espresse la volontà di costruire un nuovo ospedale nel Piceno, mandò un avviso a tutti i Comuni affinché questi proponessero un’area idonea. Quando Spinetoli fece la propria proposta, dov’erano San Benedetto e Ascoli e gli altri comuni che oggi si propongono fuori tempo massimo? Perché lasciarono decadere il termine indicato dalla Regione, senza presentare una proposta?”

Unione dei Comuni: “La conferenza dei Comuni è sta chiara due volte”

“Proposta di un ospedale a Pagliare avallata due volte dalla conferenza dei Comuni. Spero che sia evidente a tutti che, in principio, la polemica montata fosse il rischio di chiusura di uno dei due nosocomi. Poi, una volta che fu spiegato alla cittadinanza che gli ospedali di San Benedetto e Ascoli avrebbero continuato a offrire servizi importanti, come il Pronto Soccorso, le vere intenzioni di certi amministratori sono divenute chiare”

Ma la cosa più bella che, in estrema sintesi, evidenzia la realtà dei fatti mi è arrivata da due rappresentanti del Partito Democratico che sono venuti a trovarmi in redazione. Se ne sono andati con queste eloquenti parole: “Direttore, se volevamo candidarci in prossime elezioni, non saremmo venuti a trovarti”.

Una vera pietra sul collo di un Pd diviso e allo sfascio che non sa essere unito nemmeno per una causa giusta, mettendo avanti (come del resto i loro avversari politici) il proprio interesse personale davanti a quello dei cittadini che rappresentano. Non andrà a buon fine però…

Dire che ho applaudito la considerazione realistica e molto coraggiosa dei due Pd mi pare più che normale.

Chi è ancora in tempo si tiri fuori.