FERMO – Una volta arrivati in piazza del Popolo, a salire sul punto più alto della città ci vogliono pochi minuti. Raggiunto il Girfalco, l’antico colle Sabulo, attraversate il parco, lasciando alla vostra sinistra l’imponente chiesa cattedrale e puntate dritti alla balconata in fondo. Affaccio straordinario, panorama mozzafiato: ecco gran parte del territorio dominato da Fermo, città di origini romane centro della Marca Fermana. Di fronte, il mare Adriatico, con la costa ad una manciata di chilometri. Siete sul piazzale del Girfalco, punto di arrivo di un lunghissimo corteo che ogni anno, sin dal 1.182, la notte del 14 agosto, partiva dalla chiesa di Santa Lucia alla volta del Duomo. Così la comunità fermana omaggiava la Vergine Assunta, patrona della città, invocandone la protezione. L’indomani, il 15 agosto, giorno di Maria Vergine Assunta, le contrade in sella ai cavalli si sarebbero sfidate nella corsa al Palio, prezioso drappo portato in dono dal vicino comune di Monterubbiano. 

Ecco la Cavalcata dell’Assunta, che affonda le sue radici nell’epoca della Marca Fermana (e secondo alcune fonti, anche prima dell’anno Mille): il racconto del corteo e della giornata dedicata alla patrona è dipinto nella “pagina miniata” del Messale De Firmonibus, custodito nel Museo Diocesano. 

Nel 2019 la città di Fermo vive, grazie all’edizione moderna della Cavalcata dell’Assunta ripresa nel 1982, il 38esimo anno di una rievocazione storica tra le più antiche d’Italia in una regione, le Marche, ricchissima di manifestazioni che traggono origine dalle proprie tradizioni storiche. 

La magia della Cavalcata dell’Assunta richiama turisti dall’Italia e dall’Europa, sia a Ferragosto, per la corsa al Palio (prevista per il 15 agosto) nel cuore della città, ma già dal giorno di Pentecoste, con la cerimonia di investitura dei priori e gonfalonieri di contrada nella cattedrale, oltre che per gli altri eventi nelle settimane più calde dell’anno. Rievocazione, ma anche competizione e goliardia, che vede la partecipazione di giovani e giovanissimi delle contrade, in cui il lavoro ferve tutto l’anno, con l’inizio delle “ostilità” sancito dall’evento dei 100 giorni al Palio. Cariche di emozione e coinvolgimento le sfide in notturna delle squadre di tiro con l’arco e dei forzuti per il tiro al canapo, la contesa del pallino e il torneo tra i gruppi di tamburini. Molto partecipata la tradizione della Tratta dei Barberi, in cui si abbinano le contrade ai cavalli in gara e, curiosità, prima uscita ufficiale delle splendide dame. Senza dimenticare le Hostarie in piazza del Popolo, tre serate in cui ogni contrada allestisce vere e proprie osterie all’aperto, per scoprire i piatti tipici del Fermano. Un viaggio unico, che abbraccia il visitatore e lo accompagna nella storia.  Il programma dell’edizione 2019 su www.cavalcatadellassunta.it