SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Apprendiamo da un comunicato CIIP che dal 1 agosto (oggi) verrà immessa nelle condotte acqua di pozzo trattata ergo potabilizzata. Sono mesi oramai che il “Comitato Acqua” denuncia la distribuzione di acqua sgradevole per sapore e odore nel silenzio assordante degli enti preposti e delle associazioni ambientaliste”. A parlare è l’ex consigliere comunale e segretario del circolo Sud del Pd di San Benedetto Claudio Benigni, che negli ultimi messi è stato piuttosto attivo sul fronter qualità dell’acqua, specialmente a Porto D’Ascoli dopo le segnalazioni di molti cittadini.

Di seguito riportiamo il resto della sua nota stampa ricevuta dalla redazione:

“Qualcuno parlò dicendo che facevamo “terrorismo”, quando i fatti al contrario stanno dimostrando che quelli del Comitato non erano nè terroristi e né chiaroveggenti ma solo realisti. La brutta notizia che nei prossimi giorni l’acqua non solo sarà di pozzo ma anche razionata (con possibili chiusure notturne o diurne) è parzialmente compensata dalla buona notizia che la cittadinanza questa volta è stata avvisata”.

“In passato è sempre stato così? Da accessi fatti in Comune, sembra proprio di no. La CIIP non avrebbe mai rispettato l’obbligo di informare i cittadini per tutte le volte che ha introdotto acqua potabilizzata nelle condutture. Una mancanza grave, specie se reiterata, perché il cittadino ha il diritto di poter scegliere se bere o meno un acqua diversa da quella di sorgente per la quale ha sottoscritto il contratto di fornitura. Ci riserviamo dunque di segnalare i fatti alle autorità preposte, e di appellarci a tutti i consiglieri comunali perché vigilino per il rispetto della legge e per la tutela di un bene primario qual è l’acqua.

Oggi ci dicono che inizia l’erogazione di acqua potabilizzata nella zona di Porto d’Ascoli. Oggi? Sono mesi che nell’indifferenza totale raccogliamo firme, segnalazioni e foto surreali, a testimonianza del fatto che l’assenza di acqua e il peggioramento della qualità non è di oggi e manco di ieri. Cosa ci ha portato fin qui? La scarsità degli investimenti sottoterra, che avrebbero dovuto ricercare nuove captazioni di acqua sorgiva, e che hanno permesso all’ente gestore di conseguire enormi utili d’esercizio pagati dai cittadini/utenti!

I sambenedettesi non possono certo attendere 10 anni per la realizzazione della nuova mega condotta annunciata, che tra l’altro non potrà in alcun modo aumentare la portata dell’acqua. I cittadini chiedono dunque di poter tornare in tempi celeri, a bere dai rubinetti di casa, un’acqua buona per sapore e odore, perchè non tutti posso permettersi di pagare l’acqua minerale e allo stesso tempo bollette con tariffe mai ridotte. In difetto, pretendono di essere avvisati ogni qualvolta viene immessa acqua “non di sorgente”.

E mentre i cittadini patiscono questi disagi il Sindaco cosa fa? Pur essendo a conoscenza delle citate infrazioni, non prende alcun provvedimento in autotutela (nemmeno per gli asili, le scuole o i luoghi di ricovero); e poi, cosa inspiegabile, invece di fare le proprie rimostranze presso l’Ente Gestore per il problema acqua a SBT, riconferma gli stessi vertici aziendali!

Delle due l’una: o il sindaco è affetto da una misteriosa “Sindrome di Stoccolma” oppure se ne infischia perché non abita a Porto D’Ascoli.Non vogliamo credere a nessuna delle due ipotesi, per cui rivolgiamo un ultimo accorato appello: Sindaco, prenda le difese di tutti i suoi concittadini. E non si dica che essendo l’acqua potabile sotto il profilo sanitario la si deve bere in silenzio, benché abbia il sapore disgustoso di fango, ferro o cloro, e nonostante venga pagata come fosse acqua di sorgente! Questa tesi è un insulto ai cittadini che pagano un prezzo troppo alto”.