SAN BENEDETTO DEL TRONTO  – Ospedale unico del piceno, interviene il Pd con una nota stampa firmata dal “Gruppo Sanità” del circolo centro del partito sambenedettese.

“Considerando il dibattito che si sta intensificando e le polemiche attorno al tema in oggetto, riteniamo doveroso esprimere alcune riflessioni sullo scenario che si va delineando. In particolare l’approvazione della mozione in consiglio comunale che ha visto protagonista il comitato “salviamo il Madonna del Soccorso”, nella persona del suo presidente.

Il gruppo sanità del PD del circolo centro ribadisce la sua posizione per la quale sta lavorando da circa due anni.  Le funzioni ospedaliere devono essere svolte in un unico plesso per rendere l’offerta ospedaliera efficace ed efficiente dal punto di vista organizzativo, economico, ma soprattutto dal punto di vista clinico/scientifico. Questa posizione è sostenuta dalla gran parte del mondo scientifico. Gli attuali ospedali di Ascoli e San Benedetto, rimarranno (nessuno ha mai detto di chiuderli) ma avranno funzioni sanitarie territoriali importantissime e rappresenteranno un presidio prezioso per la medicina extra ospedaliera al servizio delle comunità.

Tuttavia prendiamo atto che negli ultimi mesi sono state formulate altre proposte che hanno destato molto interesse da parte dei cittadini e dei Sindaci dei comuni della fascia costiera.  La proposta maggiormente dibattuta è quelle di realizzare un Ospedale di primo livello sulla costa, e mantenere l’Ospedale di Ascoli come ospedale di base.

Questa proposta è stata ribadita nella mozione del consiglio comunale su suggerimento del comitato. La mozione dice anche molte cose sulle distorsioni del passato nella realizzazione dell’area vasta, alcune vere altre palesemente false. Tuttavia non vogliamo entrare nel merito della mozione perché a noi interessa la sanità picena del futuro e non fare polemiche sul passato. Il cuore della mozione riguarda la realizzazione di due ospedali di cui uno nuovo di primo livello sulla costa, ed uno di base ad Ascoli.

Il gruppo sanità pur ritenendo che la soluzione migliore sarebbe quella di una struttura nuova unica dove concentrare le funzioni ospedaliere, non si opporrà certamente a questa soluzione. Affinché questa proposta possa diventare la posizione ufficiale del territorio Piceno era ed è necessario lavorare per avere il massimo consenso possibile tra i Sindaci dell’AV5. E’ evidente che una proposta sostenuta in maniera congiunta dai sindaci delle due maggiori città della provincia avrebbe sicuramente poi il sostegno della maggioranza dei sindaci. Pertanto il Sindaco di San Benedetto, se veramente crede di portare avanti questa proposta, non deve fare altro che convincere il sindaco di Ascoli (peraltro della stessa parte politica) ad accettarla e sostenerla. E’ evidente che se si realizzasse questa convergenza, una posizione sostenuta dai Sindaci delle due città più importanti dell’AV5, avrebbe un peso tale da non poter essere ignorata dalla Regione.

La verità è che i Sindaci di Ascoli e San Benedetto, vogliono solo perdere tempo, non fare nulla per poi utilizzare questo argomento nelle future campagne elettorali. Il tutto sulla pelle dei cittadini del Piceno che in maniera demagogica e propagandistica dicono di voler tutelare.
Stessa cosa deve fare il presidente del comitato dott. Baiocchi.

Abbiamo appreso dalla stampa che il comitato farà una iniziativa domenica a Grottammare alla presenza di Guido Castelli ex Sindaco di Ascoli.
Siamo per la partecipazione e quindi non possiamo che esprimere apprezzamento per ogni iniziativa che vada in questa direzione, siamo comunque un pò perplessi perché nel comitato ci sono politici e addetti ai lavori che da anni fanno politica o esercitano la loro professione in ambito ospedaliero e che quindi avrebbero dovuto lanciare il loro grido di dolore già da tempo. Ieri il Presidente Ceriscioli ieri ha di nuovo ribadito che la regione non si opporrà ad una eventuale proposta alternativa che abbia un ampio sostegno da parte dei sindaci Piceni a partire ovviamente dai due che rappresentano le maggiori città.

Il comitato ha dunque l’occasione di fare questa richiesta al’ex sindaco Castelli , personaggio politico molto influente nella comunità ascolana. Chiudiamo questo documento ribadendo che la mancata realizzazione del nuovo Ospedale (ovunque venga realizzato) sarà un grosso danno per tutta la comunità picena, ma lo sarà maggiormente per le popolazioni della costa perché più si allontana la realizzazione del nuovo ospedale, più si avvicina l’ipotesi che l’ospedale unico diventi l’attuale Mazzoni di Ascoli. Quindi bene discutere ma attenti a non farlo per prendere tempo perché rinviare non fa altro che favorire il mantenimento dell’ospedale di Ascoli come quello di riferimento e quindi futuro ospedale di eccellenza”.