SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota del Movimento 5 Stelle Marche sulle Barriere Antirumore.

Si è svolto nei giorni scorsi all’Hotel “Eden Park” l’incontro pubblico promosso dal M5S Montemarciano sul tema delle Barriere Rfi.

Si tratta di veri e propri “muri” che arriverebbero sino a 8 metri di altezza ai lati dei binari dove la ferrovia intercetta aree edificate. Questo “doppio muro di Berlino” minaccia di bloccare l’aereazione e concentrare  gli inquinanti atmosferici della ferrovia e della SS 16 togliendo inoltre la visuale verso il mare di molte delle abitazioni. Previsioni funeste per i cittadini che, preoccupati, sono accorsi numerosi per assistere all’incontro.

Relatori per la serata il professor Mauro Coltorti, senatore M5S e Presidente della Commissione Lavori Pubblici, e Giorgio Fede, senatore e membro della medesima Commissione; moderatore Gabriele Gigli, attivista montemarcianese e già Consigliere comunale nel recente quinquennio.

Il senatore Giorgio Fede illustra come il Progetto Barriere nasca nel 1995: 24 anni fa. A questa legge ha fatto seguito il Decreto Ministeriale del 2004 a seguito del quale RFI ha sviluppato il progetto “inviato annualmente a tutti i ministri, alle Regioni interessate ed ai Comuni coinvolti”. Da allora si sono succeduti 13 Governi, di destra e di sinistra, senza che nessuno si preoccupasse della proposta progettuale o che qualche Regione si opponesse. Solo alcuni Comuni hanno espresso dinieghi formalizzati in atti, uno sparuto numero rispetto al totale. “La Pubblica Amministrazione parla per Atti” ricorda il senatore Fede “dichiararsi contro a parole, senza aver mai fatto seguire alcun atto in 15 anni, è una presa in giro per i cittadini. E rende la situazione attuale molto più complessa perché l’abbattimento del rumore è una questione seria che minaccia anch’essa la salute dei cittadini. Come M5S ci siamo interessati già da Novembre 2018 grazie agli Attivisti e ai Consiglieri Comunali, che hanno creato gruppi di lavoro per raccogliere le istanze dei cittadini.

Nonostante le difficoltà le soluzioni, che rispondano contemporaneamente alle esigenze normative, alla tutela della popolazione dall’inquinamento acustico, alla salvaguardia dei territori e del loro paesaggio ed anche alla preservazione del valore degli immobili – che verrebbero economicamente danneggiati da un opera di questo tipo – possono essere trovate ed il Governo M5S si sta muovendo in questo senso. “La prima soluzione è l’ammodernamento delle locomotive e dei carrelli ferroviari, così che emettano meno rumore” specifica il professor Coltorti. In Germania sono anni che si interviene con incentivi in tal senso. Anche la Legge prevede che il primo intervento sia fatto sulla fonte del rumore. Il Governo sta individuando i finanziamenti per agevolare la progressiva sostituzione del materiale rotante e l’ammodernamento dei vettori. Si sta inoltre proponendo di intervenire ai ricettori e, in attesa delle valutazioni della stima del rumore con i nuovi assetti, di rinviare la realizzazione delle opere. Peccato che in questi anni gli Amministratori succedutisi non siano stati attenti alle previsioni normative già in essere, lasciando correre il progetto delle Barriere”.

“Ci sono state valutazioni politiche di convenienza ed utilità” precisa Gigli. “Ad esempio il Comune di Montemarciano votò all’unanimità un atto in cui si negava la conformità al PRG del progetto delle Barriere RFI, e si inseriva la richiesta di revisione totale con prescrizioni. La Regione Marche, prese atto del voto negativo, ma si sostitui al Comune dando via libera a RFI. Questo accadeva nel 2018, quando ancora il Governo del M5S non c’era e le proteste erano poche. A Senigallia ad esempio il Comune aveva dato parere positivo ed infatti le barriere sono in fase di realizzazione. Dopo il crescere della protesta si è svegliata anche la Regione Marche dicendosi contraria alle Barriere così come proposte. Il merito va ai numerosi gruppi comunali del M5S e dei diversi Comitati che si oppongono all’opera”.  Infatti hanno partecipato all’incontro i Portavoce Berluti ed Emili, attivisti dei gruppi M5S di Marotta, Martinangeli e Palma di Senigallia, ed altri attivisti di Ancona, Falconara, Porto Recanati, ed esponenti del Comitato “No al Muro – Si al Mare”, che hanno organizzato diverse raccolte firme.