MIOPIA SAMBENEDETTESE. Se nel mio precedente DisAppunto sugli ospedali piceni ho messo un “carico da 11” sulla sbagliata richiesta dei sindaci della Riviera di non volere un ospedale di primo livello a Pagliare, stavolta metto il “dito sulla piaga”.
Da circa 20 anni grido che la Regione andava fermata nel suo PROGETTO di fare soltanto un grande ospedale in Ascoli (il “Mazzoni”) e lasciare (magari) un ‘grande’ Pronto Soccorso al posto del… “Madonna del Soccorso”.
La decisione della Regione Marche (Ceriscioli) di bloccare il PROGETTO pro Mazzoni con un altro che riporterebbe i due nosocomi della Provincia simili come lo erano negli anni novanta, invece di diventare (magari lo sta diventando) un incubo per i politici ascolani, che si vedono sfumare un accordo condiviso con Ancona, è diventato un incubo per i sambenedettesi. Veramente assurdo.
Nella lettera che mi ha inviato il consigliere regionale Fabio Urbinati viene detto chiaramente quali erano le intenzioni della Regione Marche.
Come lo sapevo io e lo dicevo, lo sapeva anche la politica di San Benedetto e dintorni che però ha preferito, sin dalla metà degli anni novanta, di far finta di niente per interessi personali.
Sarebbe il segnale di un’incredibile miopia se i cittadini della Riviera non lo capissero nemmeno adesso.
I politici di Ascoli, che vogliono molto più bene dei nostri al proprio comprensorio, dopo aver assistito in modo intelligente e quasi in silenzio all’autogol della ‘rivoluzione’ sambenedettese, ora vogliono allungare i tempi della soluzione Pagliare rilanciando il loro diritto affinchè il Mazzoni diventi ospedale di primo livello, ben sapendo che non potrebbe che essere unico.
Infatti più passano i giorni, più si allontana la prima pietra di un nuovo ospedale che non sia il “Mazzoni”, più cresce la possibilità che il progetto regionale originale riprenda il suo percorso. Percorso che potrebbe concretizzarsi più facilmente se la Regione dovesse tornare in mano al centro destra? Forse? Chissà?
La protesta ascolana avrebbe anche buoni motivi. Ascoli, infatti, sta ricordando a Ceriscioli (o in futuro a chi per lui) che… degradando il ‘Mazzoni’, come è stato fatto per il ‘Madonna del Soccorso’, risulterebbero sprecati tutti gli investimenti (tuttora in corso) fatti negli anni, con moderne attrezzature e nuovi reparti, sul loro ospedale.
Badate bene e non capite male: la mia disamina è un complimento alla politica ascolana perchè sa tutelare la propria cittadinanza e non il contrario.
Per favore, coloro che hanno “svenduto” (politica locale e dipendenti ‘compiacenti’) il nosocomio sambenedettese aprano gli occhi, si pentano e aiutino a far capire a Piunti & C, che la soluzione migliore è un ospedale di vallata, vero, nuovo e di primo livello equidistante tra Ascoli e San Benedetto. Mi fa male constatare che stanno facendo il contrario, aggiungendo un errore ad altri errori.
Meglio ancora se diventassero di primo livello sia il Mazzoni che un nuovo ospedale a Monteprandone. Magari sì… nel 2045!
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Per poter riconoscere i propri errori, l’essere umano necessita di una virtù che nel politico, ma non solo, è RARA quanto l’astato lo è sul nostro pianeta. Mi riferisco all’UMILTA’ che, quando presente, accelera tutti i processi evolutivi che invece, in sua assenza, ristagnano per periodi temporali che per semplice di logica sarebbero insopportabili e inaccettabili. La perseveranza si tramuta in incomprensibile reiterazione di ERRORE, impossibile da considerare in buona fede, quando assume le forme di un accanimento terapeutico autolesionistico (rilevabile attualmente sul lato SINISTRO del paziente). Credo sia impossibile sperare che le cause patogene dell’insano stato di salute del… Leggi il resto »
Lo capiscono e lo avevano capito tutti, solo che, e lo ripeto, la poltrona faceva e fa comodo, L’egoismo, l’incapacità e il piegarsi a 90° di chi sedeva in quelle poltrone, era più importante che tutelare la collettività e a loro non interessava se a rimetterci era la città di San Benedetto, avrebbero dovuto tutelare la comunità, invece pensavano solo ai caxx loro. Chi investe dei soldi per andare a servire la collettività se poi la spesa è più alta di quando guadagni? Questa è matematica, per andare a sedere su quelle poltrone e parlo dalla Regione, e una volta… Leggi il resto »
La colpa è dei cittadini se va avanti questa classe politica. Come si può votare per pubblicità? Come si può ancora credere di votare per clientele? Siamo davvero una popolazione senza futuro se crediamo di poter continuare così, ma il bello è che i nodi stanno arrivando al pettine ma i cittadini credono ancora di poter risolvere la questione con il metodo che l’ha creata. Poveri illusi!
Se vogliamo salvare il nostro Ospedale abbiamo 3 possibilità, una e quella di unire Ascoli, Teramo e San Benedetto e creare delle eccellenze così da dividere le specialistiche, la seconda è quella di staccarsi dalle Marche e essere l’eccellenza del nord dell’Abbruzzo, oppure, e secondo me, è l’unica cosa da fare, è ELIMINARE LE AREE VASTE, tutti gli ex territori delle ASL che sono diventate Aree Vaste si lamentano che in qualche Provincia o città importante arriva tutto a discapito di altre. Vedi San Benedetto del Tr. Abbiamo perso l’autonomia dipendiamo per tutto da Ascoli, un esempio per tutti oggi… Leggi il resto »
Direttore, alla luce del suo editoriale le elezioni regionali del prossimo anno assumeranno sempre più un ruolo strategico per la nostra città. Se vince il PD continuerà questa solita storia dell’anconacentrismo con il depotenziamento del sud di questa regione a favore nel capoluogo e del nord della regione. Se passa il centrodestra con Castelli come candidato di punta il rischio è che la questione si rivolti completamente a favore dell’Ospedale di Ascoli lasciando completamente la costa senza alcun tipo di assistenza sanitaria. L’unica opzione che potrebbe salvaguardare la città sono i 5 Stelle (e lo dico da critico) ma per… Leggi il resto »