SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota stampa giunta alla nostra redazione dall’esponente e vicesegretario comunale del Pd Pier Giorgio Giorgi. Il tema è l’assunzione di nuovi vigili urbani a San Benedetto.

“All’una di notte del primo luglio scorso, quando una banda di teppisti ubriachi ha devastato un’auto in sosta ballandoci sopra, per le vie di San Benedetto del Tronto non c’era un vigile urbano neanche a cercarlo con il lanternino. Il turno della Polizia Municipale era terminato alle 20. Serata libera o carenza di personale? In quei giorni si era svolto per le vie del centro “L’Antico e le Palme” per cui come minimo si doveva prevedere una maggiore copertura del territorio. Noi propendiamo per la seconda ipotesi e infatti non ce la prendiamo con i nostri vigili, meno di quaranta nell’attuale organico, che con senso di responsabilità accettano il servizio notturno per pochi spiccioli di straordinario, ce la prendiamo semmai con chi ha stabilito i turni e soprattutto con chi è responsabile dell’annoso problema della mancanza di personale: con il sindaco.

Che fine hanno fatto i 10 vigili urbani stagionali che il Comune di San Benedetto del Tronto avrebbe dovuto assumere in due trance, 4 il 21 giugno e 6 il primo luglio, sulla base della Delibera di giunta n. 68 del 26 aprile 2019? I primi quattro sono entrati in servizio il 21 giugno, un altro solo oggi, dove sono finiti gli altri 5? Spariti? Volatilizzati? Sono andati a lavorare altrove, nei comuni limitrofi? Eppure l’amministrazione non avrebbe dovuto incontrare problemi nel reperimento dei vigili visto che la nuova graduatoria da cui attingere è stata stilata lo scorso anno. Quando sono partite le nomine? In ritardo come sempre? L’idea dello scaglionamento in due trance (21/06 e 1/7) delle assunzioni trimestrali in modo da risparmiare sugli stipendi (il famoso braccino corto di Piunti) e di avere tutti e dieci gli agenti in servizio per ferragosto si è rivelata a conti fatti fallimentare e demenziale. La coperta corta non funziona. Visto che è indispensabile assumere dei vigili in più nel periodo estivo che lo si faccia per l’intera stagione dal primo giugno al trenta settembre. Non si risparmia sulla sicurezza dei propri concittadini rischiando tra l’altro di rimanere sguarniti nell’organico nel momento del bisogno. In questi ultimi anni la mancanza di programmazione e l’incapacità organizzativa di questa amministrazione hanno portato ad una precarizzazione della professione del vigile urbano con l’assunzione stagionale delle nuove leve laddove invece sarebbe servito un apporto in pianta stabile di forze fresche in un organigramma sottodimensionato, anche per via dei pensionamenti, e in là con gli anni. L’età media dei nostri vigili infatti supera abbondantemente i cinquant’anni e Piunti vorrebbe costringerli anche a rincorrere i teppisti. Solo a partire dal mese di luglio il turno serale prevede la presenza di due pattuglie. Un po’ poche per una città che è alla mercé di vandali e di ubriachi. E così la notte della danza sull’automobile addirittura nessuno era in servizio.

A quanto pare Piunti non sembra mostrare particolare apprezzamento nei confronti della Polizia municipale tanto che non si degna neanche di vestirla adeguatamente e dignitosamente. E sì, infatti, per chi non lo sapesse, a San Benedetto del Tronto abbiamo anche il problema delle uniformi dei Vigili urbani che risalgono al Quindici-Diciotto. È risaputo che lo scorso anno, dopo aver ricevuto il finanziamento per l’operazione Spiagge sicure, il sindaco ha speso i 50.000 euro dei fondi ministeriali per acquistare un furgone, un paio di scooter e qualche divisa estiva composta da una camicetta e da un pantalone. Anche quest’anno gli agenti estivi si sono dovuti accontentare di ciò che passa il convento ossia di una dotazione minimale per quanto riguarda l’uniforme. Piunti è il primo a riconoscere di avere “il braccino corto”, ma un’amministrazione che si rispetti non può fare una figura pidocchiosa con i propri Vigili Urbani davanti a tutta la città. Salvate almeno le apparenze: comprate le divise”.